Frosinone-Udinese: «Una vittoria convincente ma la salvezza è lontana»

E' stata la vittoria più facile? O quella più bella? Roberto Stellone, in sala stampa ha sciolto subito il dubbio. «Diciamo - ha dichiarato con estrema sicurezza - che è stata la vittoria più convincente».
Ha ragione da vendere il tecnico del Frosinone perché tanti tiri verso la porta avversaria i canarini non li avevano mai fatti. Ieri hanno superato la ventina ed è tutto dire. E sono comprese le due splendide conclusioni, la prima di Daniel Ciofani al 24° minuto di gioco, che meritava il raddoppio, e la seconda di Luca Paganini che, dopo aver fatto fuori un paio di difensori avversari con una veronica da applausi,ha concluso a fil di palo un'azione stupenda, guadagnando anche i complimenti di Rizzoli che gli ha detto: «Se facevi gol, fischiavo la fine».

Cuore, gambe e tanta qualità

Due perle da incastonare in una partita che il Frosinone ha vinto non solo con il cuore e con le gambe, ma anche con tanta qualità che abbiamo sempre concesso alle squadre avversarie. Due perle non isolate anche perché per due volte i canarini hanno smosso la rete friulana ed in tante altre azioni hanno sfiorato la marcatura sia per la bravura del portiere avversario, sia perché i tiri, specialmente quelli di Kragl, hanno fatto la barba ai pali della porta dell'estremo difensore Karnezis. Ed ha detto nuovamente la verità il tecnico dei canarini quando ha precisato che «la vittoria ci sta tutta, anzi poteva avere proporzione eclatante ed è stato il frutto dei meriti del Frosinone e non dei demeriti del suo avversario». Dunque una vittoria convincente che apre ampi spazi di sereno sul futuro di Frara e compagni ma che Roberto Stellone fa bene ad inquadrare come il primo successo delle undici finali che la sua squadra doveva affrontare per arrivare al traguardo della salvezza.

Da giocare ancora dieci finali

«Una vittoria molto importante - ha ammesso nel corso della conferenza stampa post partita - ma restano da giocare ancora dieci finali e dovremo affrontarle con lo stesso spirito di sacrificio, con la stessa determinazione, con la stessa lucidità mentale che ci hanno permesso di superare l'Udinese. La positiva prestazione offerta dalla squadra è di buon auspicio per le prossime gare. Saranno molto difficili ma abbiamo le carte in regola per salvarci». Il tecnico ha ovviamente accennato alla gara: «Siamo stati padroni in ogni parte del campo, i minuti sono trascorsi senza che l'avversario creasse dei problemi. Siamo andati a prenderli in alto e, quando non ci siamo riusciti, abbiamo fatto un buon filtro a centrocampo. Nella ripresa abbiamo controllato bene, anche quando siamo passati al 4-3-3 perché volevamo portare a casa la vittoria».

Gli elogi di Roberto Stellone

Il mister raramente si è soffermato sulle prestazioni dei singoli ma questa volta ha concesso l'eccezione quando ha precisato che «Kragl e Paganini hanno svolto una mole di lavoro enorme, la coppia centrale di difesa è stata perfetta al pari dei due terzini; come pure Frara e Gori ed i due attaccanti Ciofani e Dionisi». Tutti al di sopra della sufficienza in una domenica in cui il Frosinone ha ritrovato il sapore della vittoria, che sa tanto di salvezza. Domenica ci sarà il Carpi che i canarini hanno distanziato di quattro punti e «poi - ha aggiunto Stellone - altre tre partite importanti, due in casa Fiorentina ed Inter ed una in trasferta a Genova. Prendiamole in considerazione una alla volta e poi tireremo le somme. Comunque stiamo giocando molto bene e questo è molto importante». Mancheranno Blanchard e Paganini ma rientrerà Sammarco. Il tecnico è convinto che potrà contare su tutti gli altri perché è sicuro che chi subentrerà darà il meglio di se stesso. «Tutti sappiamo - ha ripetuto ancora Roberto Stellone - che la salvezza è molto lontana, che abbiamo vinto soltanto un'altra battaglia ed altre ne dovremo affrontare. Però il traguardo è alla nostra portata».