Scoprire i linguaggi del mondo dello spettacolo, conoscere e capire cosa c'è dietro una produzione artistica musicale, cinematografica o televisiva. È questo il punto centrale della nuova sfida lanciata dall'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale che ha deciso di avviare un corso di alta formazione in "Produzione artistica e linguaggi dello spettacolo: cinema, musica e televisione". «Il corso si propone di fornire abilità e competenze nell'ambito delle culture dello spettacolo, con particolare riguardo alle professionalità legate alla produzione e all'organizzazione nei settori del cinema, della musica e della televisione – spiegano dall'Ateneo Grazie a un progetto didattico innovativo e interdisciplinare, e con l'intervento di esperti e autorevoli professionisti».

Coordinatrice del corso è la professoressa Susanna Pasticci da sempre in prima linea in progetti di formazione innovativi e unici nel loro genere.
La professoressa Pasticci firma anche la direzione scientifica insieme con il professor Riccardo Finocchi.
Entrambi sono componenti del collegio didattico interno insieme ai professori Pasquale Beneduce, Marcello Sansone e Fiorenza Taricone. Media manager del corso è Massimo Nese. A seguire la direzione artistica del corso è una delle grandi eccellenze del territorio ciociaro. Cantante, attrice, artista amata e conosciuta in tutto il mondo: Valeria Altobelli.

Valeria come nasce questo corso di alta formazione? 
«Nasce dalla volontà di creare un corso di formazione sul mondo dello spettacolo che avesse il supporto e la presenza di un'istituzione importante come l'Università.
Ho parlato di questa idea con l'ex rettore, il professor Giovanni Betta, che mi ha messo subito in contatto con la professoressa Susanna Pasticci e con il professor Riccardo Finocchi. E devo dire che ho trovato un entusiasmo e una passione straordinaria in tutti loro, così come nel rettore Marco Dell'Isola. Da lì è nato questo progetto». Qual è il filo conduttore degli ospiti, di fama internazionale, che avete scelto? «Quando abbiamo costruito questo corso mi è stata affidata la direzione artistica. La scelta è ricaduta su professionisti che ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso artistico. Persone con cui si è creata una grande affinità. Anche gli altri docenti hanno proposto i loro nomi di riferimento per arricchire di eccellenza e competenza il calendario di interventi illustri. Sicuramente il filo conduttore è l'eccellenza. Ci saranno nomi che hanno fatto e stanno facendo la storia dello spettacolo a livello mondiale. Ne cito uno per tutti: Andrea Iervolino. Nato a Cassino gira il mondo ed è un punto di riferimento per la cinematografia internazionale. Tra l'altro, proprio lui, crede molto in questa iniziativa tanto che con la sua società ha voluto sottoscrivere anche un accordo quadro per il sostegno al progetto. Nel complesso quello che si presenta è un puzzle di eccellenze con un profilo internazionale».

Cosa dovrà aspettarsi chi deciderà di iscriversi a questo corso universitario?
«Avrà l'opportunità di avvicinarsi al mondo dello spettacolo, al mestiere stupendo e nobile dell'artista.
Potrà avere una visione a tutto tondo di questo lavoro, scoprirne funzionamenti e modalità di realizzazione nel mondo della produzione, del post produzione e del marketing. Spesso molti ignorano che dietro una produzione artistica c'è un mondo fatto di tante professionalità diverse tra di loro. L'opportunità che daremo è quella di avere la possibilità di scoprire queste figure grazie alla presenza dei massimi esponenti di ogni settore».

Il mondo dello spettacolo è stato uno dei più colpiti dalla pandemia. Questo corso universitario di alta formazione segna anche la ripartenza di questo settore?
«Io lo credo fortemente. Penso che un corso del genere, nato da un'Università di prestigio, possa rappresentare quel volano, quel riconoscimento, che il mondo dell'arte merita. In questi anni abbiamo visto lo spettacolo messo da parte, un settore quasi abbandonato nonostante i tanti problemi. Tanti artisti hanno dovuto cambiare mestiere, altri hanno usato questo stop forzato per creare, per scrivere. Oggi c'è tanta voglia di ripartire, di ricominciare, di tornare a fare spettacolo. E credo che questo corso possa essere il giusto passo per ricominciare. Anche perché, diciamolo pure: la musica, l'arte in generale…sono vita».