Tre giorni di musica. Tre giorni di arte. Tre giorni di festa. Gli ingredienti sono semplici ma non scontati: qualità sul palco, organizzazione e voglia di divertirsi. Va in archivio la quindicesima edizione di GallinaRock, che quest'anno ha visto salire sul palcoscenico del Parco San Leonardo i finalisti del contest riservato agli emergenti (i solisti Viola Violi e Udi Felice Pacitto e le band Farmeo, Flog, Minerva, Nomi Cose Città, Tothem e TrasferT), i Known Physics, i Mellow Mood, i Modern Stars, Bugo e Giancane, il cantautore romano che dopo il live dello scorso anno è tornato per la seconda volta in Valle di Comino e ha chiuso con la tappa del suo tour "Tutto male".
I vincitori del contest
Ad aggiudicarsi l'edizione 2023 del contest sono stati i Tothem, band romana composta da Eleonora "Nora Hime" Almonti (voce), Mark Cyril (chitarra), Leonardo Ricci (basso), Marco Lio (batteria) e Marco Minno (tastiere). «Il GallinaRock è stata una grande scoperta per noi – hanno detto – e vincere il contest è stato davvero emozionante. Un palco pieno di energia e un pubblico che non ha mai smesso di sostenerci. Il premio realizzato dall'Accademia di belle arti di Frosinone e l'apertura del concerto di Giancane sono stati la ciliegina sulla torta. Non vediamo l'ora di tornare il prossimo anno».
La parola all'ideatore
Chi non nasconde la soddisfazione per il successo (annunciato) di GallinaRock 2023 è Luigi Vacana, ideatore e direttore artistico. «GallinaRock ci ha abituati da tempo all'idea di un festival "che porta bene" – ha sottolineato – Quasi non si contano più le band passate da qui anni e anni prima di vedersi consacrato il successo del grande pubblico o di approdare in eventi come il Festival di Sanremo o il Primo Maggio di Roma. Quella che si è conclusa lunedì è stata l'edizione numero quindici, senza interruzioni dal 2009, neppure negli anni bui della pandemia, quando il GallinaRock sorprendendo tutti andava in scena in streaming dalla torre che sovrasta i tetti del borgo medievale del paese. La cosa che mi piace sottolineare è che GallinaRock non è soltanto musica ma associa da sempre alle note l'arte, la creatività e le buone pratiche. Non sono passate inosservate le mani e i volti sorridenti delle interpreti in Lis, che hanno permesso ai suoni di prendere forma, consentendo di far vedere le canzoni anche ai sordi. E poi GallinArtRock, curato sapientemente da Valentina Lilla e Fabiana Calicchia, con installazioni, estemporanee, laboratori e performance per mano di Claudia Bevilacqua, Paola Fontana, Bruna Rotondi, Aurora Thomo e Sara Tozzi e la mostra "Forme", la collettiva d'arte di Mattia Abballe, Silvia Capoccia, Franco De Angelis, Marco D'Emilia, Claudio Fusaro, Luca Grossi, Fabio Landolfi, Ilaria Morganti e Pierangelo Tieri. Per non parlare dei dj set di Gianni Matteucci. Mi preme solo ringraziare chi lavora all'organizzazione, quasi tutti volontari. Senza di loro non sarebbe stato possibile fare quello che abbiamo fatto». Detto ciò sappiamo bene che gli organizzatori sono già proiettati al 2024. E noi con loro...