Il rosso Alfa, prima di ogni altra cosa. Poi una Giulia: l’auto che ha segnato la rinascita del glorioso marchio Alfa Romeo come l’araba fenice. L’auto che ha ridato speranza allo stabilimento Fca di Piedimonte San Germano. Una stabilimento che oggi è il fiore all'occhiello del gruppo Fca e che oggi si appresta a produrre il secondo modello del Biscione, il primo Suv di casa Alfa: Stelvio.

Ieri ha fatto il suo debutto al salone dell’auto di Los Angeles preceduto da tutta la gamma di Alfa Giulia. “Veni, vidi, vici”: la frase attribuita a Giulia Cesare ha aperto il suo debutto sulla scena. Ora la produzione nello stabilimento Fca di Piedimonte San Germano - citato dall’Ad di Alfa nel suo intervento per spiegare come tutto è iniziato a Cassino con Giulia - partirà a fine mese. Entro il primo trimestre del 2017 sarà sul mercato e se ci sarà una buona risposta nel secondo semestre dell’anno potrebbero esserci le tanto attese assunzioni dopo che saranno cessati i contratti di solidarietà e tutti gli operai saranno rientrati in fabbrica.

«Nato nell'esclusivo centro d'ingegneria Alfa Romeo a Modena, nel cuore della Motor Valley italiana, il Suv Stelvio - si legge nella nota diffusa da Fca - sarà realizzato nella rinnovata fabbrica di Cassino su una linea di produzione dedicata esclusivamente ai nuovi modelli Alfa Romeo, come l'affascinante Giulia che ha dato vita nel 2015 alla nuova era del marchio, attraverso i suoi rivoluzionari canoni di stile, sportività e tecnologia. Oggi, gli stessi ingredienti adattati a una nuova categoria di automobili, ritornano nell'originale Suv Stelvio: stile sportivo al 100% Alfa Romeo, prestazioni di assoluta eccellenza e una dotazione tecnologica e tecnica che non conosce paragoni nel segmento dei Suv compatti premium».

E sempre l’Ad Alfa Romeo Reid Bigland, illustrando le caratteristiche del Suv ha spiegato: «Alfa Romeo Stelvio nasce dal perfetto equilibrio tra heritage, velocità e bellezza: è una vera e propria alchimia magica che appartiene alla storia ultrasecolare del marchio. Per ottenerla, ieri come oggi, è necessario coniugare, sapientemente, le tre caratteristiche peculiari del design italiano: il senso delle proporzioni, la semplicità e la cura per la qualità delle superfici. Sono gli stessi ingredienti che hanno dato vita al modello Giulia - il nuovo paradigma Alfa Romeo e fonte d'ispirazione per il futuro - che sono stati ovviamente rielaborati accuratamente per essere adeguati a un volume diverso come quello di una sport utility. In particolare - ha concluso - le proporzioni di Stelvio esprimono compattezza, forza e dinamicità come dimostrano le dimensioni contenute: 468 centimetri di lunghezza, 165 cm di altezza e 216 cm di larghezza».