Tempi duri, durissimi per tutti. Tempi difficili in una situazione drammatica che coinvolge ogni aspetto della vita quotidiana e non ne sono esenti quelli ricreativi e sportivi. L'emergenza sanitaria legata all'epidemia da coronavirus ha blindato un intero Paese, mettendo una serie di restrizioni e paletti a tutte le attività. 'Arrivederci', quindi, alla stragrande maggioranza delle abitudini. 'Arrivederci' alla partita di pallone, 'arrivederci' ai campionati di ogni categoria. L'unica misura in grado di provare quantomeno ad arginare la criticità. E il virus avanza, avanza colpendo non solola 'gente comune' come noi, ma avanza colpendo politici - vedi il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti -, giocatori di serie A, come Rugani (Juventus) e Gabbiadini (Sampdoria). 

Il primo caso in serie A è stato proprio quello del calciatore bianconero: immediatamente società ha messo in atto tutte le procedure stabilite per questa situazione e la Juventus stessa è stata messa in quarantena. Una quarantena che riguarda anche l'Inter, squadra affrontata proprio pochi giorni prima dai bianconeri in un match in cui Rugani figurava in panchina. Nei giorni scorsi erano stati trovati positivi anche Alessandro Favalli della Reggiana e alcuni giocatori della Pianese (serie C) mentre in Germania è stato bloccato Timo Hubers dell'Hannover. Misure di quarantena precauzionale, invece, sono state imposte ad alcuni giocatori della nazionale cilena, quali Vidal, Alexis Sanchez e Gary Medel, e all'Arsenal. Non è finita, considerato che nella serata di ieri è stato confermato che Mikel Arteta, il tecnico dei Gunners, è risultato positivo al Covid-19. 

Si fermano così, fino al 4 aprile, anche la Premier League e le tre serie minori del calcio professionistico britannico, come riporta la BBC. Stop anche al calcio francese, Ligue 1 e 2 fino a nuovo avviso. La pandemia frena anche la Bundesliga: in Germania non si gioca fino al 2 aprile. 

Stop a Champions e Europa League
"Alla luce degli sviluppi legati alla diffusione del virus Covid-19 in Europa e delle decisioni dei vari governi, tutte le partite delle competizioni Uefa per club in programma la prossima settimana sono rinviate". Ad annunciarlo è l'Uefa in una nota. Tra queste, le rimanenti partite di ritorno degli ottavi di Champions League del 17 e 18 marzo, tutte le gare di ritorno degli ottavi di Europa League del 19 e tutti gli incontri dei quarti di Uefa Youth League del 17 e 18. Ulteriori decisioni sulle date di recupero delle suddette partite verranno comunicate a tempo debito. A causa dei rinvii, slitta anche il sorteggio dei quarti di Champions League e Europa League del 20 marzo. Ieri, l'Uefa ha invitato i rappresentanti delle 55 federazioni affiliate, i consigli della European Club Association e delle leghe europee e un rappresentante di FifPro a un meeting in video-conferenza per martedì 17 marzo, per parlare delle modalità di risposta del calcio europeo alla pandemia da Covid-19: nell'occasione si deciderà anche se far slittare gli imminenti Europei.

Gli scenari
Sono tre le soluzioni che si profilano:
far slittare l'Europeo in autunno, a settembre con inizio campionati ad ottobre oppure ad ottobre procrastinando l'inizio dei tornei a novembre. Tale soluzione imporrebbe di disputare gli spareggi - in programma a fine marzo e oramai destinati al rinvio - al più tardi a giugno, in una vera e propria corsa contro l'imponderabile. 

Una seconda soluzione vedrebbe l'Europeo posticipato di un anno, nel 2021, prima volta in un anno dispari. In questo caso tutto protrebbe essere organizzato con la dovuta calma ma sorge un nuovo ostacolo. Dal 17 giugno al 4 luglio 2021 la Fifa ha programmato la nuova Coppa del Mondo per Club, competizione su cui punta molto. Inoltre, i rapporti non proprio idilliaci tra Fifa e Uefa potrebbero ulteriormente complicare la soluzione.

Una terza e ultima ipotesi, meno probabile delle prime due, sarebbe il rinvio al 2022, anno del Mondiale in Qatar. Per motivi climatici, si giocherà a dicembre, per cui il periodo estivo risulterebbe più libero e si potrebbe immaginare un Europeo a ridosso dei campionati nazionali, quasi una sorta di 'viatico' verso il Mondiale.