E sono cinque. Le vittorie consecutive del Frosinone che prosegue nel suo eccezionale momento. Grazie al successo ottenuto nel'anticipo di venerdì sera a Cosenza, la formazione di Alessandro Nesta si è anche isolata al secondo posto della graduatoria generale (quello che a fine campionato da diritto alla promozione diretta in Serie A) alla luce del pareggio arrivato dalla partita tra il Trapani e lo Spezia. E così dopo sei giornate del girone di ritorno adesso i canarini hanno due lunghezze di vantaggio sui liguri terzi e possono guardare con ulteriore fiducia al proseguo della stagione. Ma, chiaramente, senza esaltarsi più di tanto e restando con i piedi ben saldi a terra come in fondo sta facendo da inizio stagione.

Al "Marulla" vittoria più larga però più sofferta del solito
Il pokerissimo da parte di Brighenti e compagni è stato calato, come detto, nella trasferta di Cosenza al termine di una partita che per molti versi ha ricalcato le quattro precedenti, ma sotto altri è stata anche leggermente diversa. La conferma è arrivata ancora una volta dalla fase difensiva, visto e considerato che anche al "Marulla" il portiere Francesco Bardi ha mantenuto la sua porta inviolata così come era accaduto con l'Ascoli in trasferta, Entella in casa, Venezia al "Penzo" e Perugia allo "Stirpe".

A differenza di queste quattro precedenti partite, però, il Frosinone di reti ne ha messe a segno due (gli altri incontri si erano tutti chiusi con il successo per 1 a 0) ed entrambe nella prima frazione di gioco (prima era sempre accaduto nei minuti iniziali della ripresa), ma in alcuni frangenti della contesa ha sofferto più del lecito e soprattutto più di quanto non era successo contro marchigiani, liguri, veneti e umbri. In particolare nella prima parte della ripresa quando il Cosenza ha cambiato modulo, passando dal 4-3-3 al 3-5-2.

Un assetto che avrebbe dovuto favorire la formazione di Nesta (giocando a specchio gli spazi si restringono di molto) e invece non è stato così. E, infatti, cisono volutitre importanti interventi di Bardi per evitare la rete che avrebbe potuto riaprire la partita. Vero anche, però, che le parate dell'estremo difensore dei ciociari sono arrivate su due tiri dai trenta metri (di Laazar il primo e Bruccini il secondo) e su un colpo di testa ravvicinato (sempre di Bruccini) dal palla inattiva. Come dire che in situazioni del genere il modulo alla resa dei conti non c'entra quasi per nulla.

Belle conferme da tutti. E un Novakovich in crescita
Alla resa dei conti, anche venerdì sera la prestazione dei ragazzi di Nesta è stata quasi impeccabile. I rientranti Capuano, Brighenti e Dionisi hanno ripreso da dove avevano lasciato; D'Elia, all'esordio in maglia giallazzurra dal primo minuto, ha dimostrato che non è soltantoun calciatoreda gettarenella mischia a gara in corso per fare rifiatare Beghetto, ma la vera sorpresa in positivo è stata certamente rappresentata da Novakovich. Fin qui l'americano, ogni qualvolta era stato mandato in campo dall'inizio o a gara in corso, aveva comunque fatto la sua parte, ma a Cosenza, gol a parte, ha dato vita a una prestazione ancora più positiva del solito. Certamente una bella notizia per Nesta, non ultimo in considerazione del fatto che il tecnico dei ciociari dovrà fare a meno per molto tempo di Ciano.