Adesso non si può davvero più scherzare. Con il via del girone di ritorno finiscono praticamente per tutte le squadre le possibilità di eventuali prove d'appello. E per il Frosinone il taglio del nastro dopo il giro di boa è addirittura di unimportanza assoluta. Già, perchè questa sera i canarini si troveranno di fronte nella gara dello "Stirpe" (fischio d'inizio alle ore 21), proprio quel Pordenone che in questo momento rappresenta la formazione sulla quale fare la corsa per provare a centrare la promozione diretta nella massima serie senza dover passare per la lotteria dei play off. L'avversario di turno, infatti, occupa la seconda piazza della graduatoria generale (ultima valida per salire direttamente in A) con sette lunghezze di vantaggio nei confronti della compagine di Nesta e, quindi, solo in caso di successo per il Frosinone si aprirebbe la possibilità concreta di una rimonta.

Ripartire quindi con il piede giusto ha un valore fondamentale per il futuro della stagione di Brighenti e compagni. Non ultimo, c'è anche da vendicare il pesante 0-3 subito nella gara di andata, dove i giallazzurri non erano praticamente scesi in campo. Questa sera, però, siamo certi che assisteremo a ben altra partita. Sia perché l'undici di Tesser ha fin qui costruitole sue fortune quasi esclusivamente nelle sfide interne della "Dacia Arena", ma soprattutto in considerazione del fatto che il Frosinone di oggi è ben diverso da quello del lontano fine agosto.

L'aspetto tecnico e tattico
Non ultimo a livello di modulo. Oggi quel 4-3-1-2 piuttosto vulnerabile, si è trasformato in un 3-5-2 che ha regalato alla squadra sicurezza nei propri mezzi e di conseguenza risultati importanti. E qui entriamo nell'aspetto più squisitamente tattico e tecnico. Scontato l'assetto a livello di modulo, per quanto riguarda gli uomini Nesta potrà contare su tutti gli effettivi fatta eccezione per Matarese, Tribuzzi e Zampano alle prese con leggeri problemi fisici.Rispetto alleultime partite del girone d'andata, ci sono però i recuperi importanti di Capuano e Rohden. Il primo giocherà certamente dal primo minuto, mentre losvedese potrebbecominciare dalla panchina.

E poi saranno disponibili anche le due new entry: l'esterno di fascia sinistra D'Elia e la mezzala Tabanelli. Ma gli ex Ascoli e Lecce, non dovrebbero far parte dell'undici iniziale. Per quanto riguarda la formazione iniziale, infatti, Nesta dovrebbe proporre il solito Bardi in porta, schierato alle spalle della classica difesa a tre composta da Brighenti sul centro destra, Capuano sulla corsia opposta e Ariaudo in mezzo. A centrocampo, da destra a sinistra, ci saranno Paganini, Haas (ma senza escludere a priori la possibilità Rohden), Maiello, Gori e Beghetto. In attacco, infine, la coppia composta da Ciano, Dionisi, ma anche con la piccola possibilità della sorpresa Novakovich.