La partita della svolta molti l'hanno indicata, anche prima che si disputasse, nella sfida interna contro il Chievo di Michele Marcolini. Per un doppio motivo: il primo perché i venti si presentavano al "Benito Stirpe" con un biglietto da visita importante, consistente in una striscia di dieci risultati utili consecutivi su undici gare disputate; il secondo perchè vi trovava un avversario, il Frosinone di Alessandro Nesta, in costante crescita di rendimento e alla ricerca di un successo di prestigio. Come è andata a finire lo sappiano tutti. Il Frosinone ha conquistato la quarta vittoria di campionato dimostrando di essere, almeno in quella gara, più forte dell'avversario sul piano tecnico e agonistico. Quindi risultato molto importante non solo ai fini della classifica ma anche del morale che è l'aspetto da tenere sempre presente nel calcio.

Premesso tutto ciò, non parliamo, però, di incontro della svolta perchè questa c'è stata nel momento in cui Alessandro Nesta ha deciso di lasciare il 4-3-1-2 per schierare la squadra con il 3-5-2. Dimostrando in tutto ciò di avere l'intelligenza e l'umiltà necessarie a un allenatore per modificare i suoi piani tattici per meglio fare risaltare le qualità tecniche e agonistiche della sua squadra. Quando ciò è avvenuto, i canarini avevano già iniziato la striscia positiva tuttora giunta al settimo risultato utile e, in particolare pareggiato in casacon il Cosenza 1a 1, per poi recarsi a Salerno dove Nesta, per la prima volta, ha schierato il Frosinone con la difesa atre, il centrocampo a cinque e le due punte.

Allo stadio Arechi, però, il tecnico era stato costretto a cambiare assetto tattico dopo l'espulsione di Gori arrivata al 29' del primo tempo per cui il 3-5-2 ha avuto vita molto breve. È soltanto con la vittoria sul Livorno per 1 a 0 che il campionato del Frosinone ha fatto registrare la svolta decisiva perchè è stata la partita in cui dall'inizio alla fine la squadra è rimasta in campo con il nuovo modulo. Dopo quel successo ne sono giunti altre due intercalati con altrettanti pareggi con il risultato che la squadra di Nesta ha fatto, in questo scorcio importante del campionato, più punti di tutte le altre avversarie. Undici su quindici per la precisione e, quel che più conta, riuscendo amettere a segno sette reti e a subirne soltanto una, quella realizzata da Palombi a quattro minuti dal termine della gara giocata allo stadio "G. Zini" di Cremona.

Così dopo le ultime 5 gare
Come detto i canarini aprono la parziale graduatoria con 11 punti, seguiti dal Benevento che hanno conquistato un pareggio in meno. Buon terzo il Pescara che ha vinto tre gare, come i ciociari e i sanniti, ma ha perso le altre due. Cosenza, Spezia, Chievo, Cittadella e Pordenone hanno fatto registrare l'iden tica performance con 8 punti su quindici. Quindi tutte le altre con il record negativo dell'Empoli che dopo i primi 14 punti su sette incontri, ha inanellato alcuni risultati negativi chelo collocano con il Trapani all'ultimo posto della graduatoria parziale con soli tre punti. Un po' meglio, ma sempre poco rispetto al potenziale disquadra, sonoandate Cremonese e Salernitana, rispettivamente con 5 e 4 punti messi in cascina nelle ultime cinque gare. Costante, invece, il cammino del Pordenone che, nonostante un lieve calo rispetto alle prime sette gare, resta ben piazzato nella zona play off. In fase calante, infine, Perugia e Ascoli con cinque punti soltanto dopo che nelle precedenti sette gare ne avevano rispettivamente conquistato 14 e 12.

Squadra di nuovo in campo
Dopo idue giorni di riposo,i canarini sono tornati ad allenarsi sul campo della "Città dello Sport". Tutti presenti ad eccezione di Trotta. Dopo la fase di attivazione, Brighenti e compagni hanno svolto lavoro di forza in palestra ed esercitazioni tecniche in campo. Oggi è prevista una doppia seduta.