Un altro paio di "strattonate", per usare un termine caro a mister Nesta, e poi il Frosinone potrà finalmente lasciare la "terra di nessuno" per insediarsi in pianta stabile nella zona dei play off. E magari, sperare anche a qualcosa di più. È quanto sperano i tifosi canarini dopo la quarta vittoria di campionato, più importante di quelle che l'hanno preceduta perchè conquistata contro il Chievo, squadra fortein tuttii reparti,che al "Benito Stirpe" si è presentato con uno score importante, fatto di dieci risultati utili consecutivi, e con il fermo proposito di arricchire la striscia già importante. Non c'è riuscito perchè sul campo, poco rovinato dalla pioggia, ha trovato un avversario che ha avuto più fame di vittoria.
Zitto, zitto anche il Frosinone di Alessandro Nesta sta costruendo una striscia importante e arricchita anche da vittorie.
Il tecnico non ha avuto il tempo di dire che i pareggi (e la sua squadra ne aveva già collezionati cinque) valgono poco se non intercalati anche dalle vittorie, perchè è stato subito accontentato con una vittoria che sgombra il campo da ogni dubbio.
Insomma il Frosinone c'è e dovrà andare avanti così. A suon di prestazioni positive che, molto spesso, si sposano con il successo. Tutti hanno parlato di partita chiave,di garache avrebbeprodotto la svolta per la squadra giallazzurra. Ebbene la vittoria è stata conquistata, solo che la svolta era avvenuta qualche domenica prima. Quando Alessandro Nesta, da tecnico intelligente, ha capito che la squadra non riusciva a fornire prestazioni e risultati convincenti con il modulo del momento e ha cambiato assetto tattico.
E lo ha anche spiegato in termini chiari, che gli fanno sicuramente onore, proprio nel dopo partita di domenica, quella più difficile di tutte le altre già disputate, che i canarini avevano vinto da uomini veri. «Questa è una squadra ha precisato nel post Chievo il tecnico che, per il modulo e per la sua storia calcistica recente, riesce non solo ad affrontare le partite ma anche a vincerle alla sua maniera. Ha sicuramente qualità tecniche diverse dalla formazione che ho allenato l'anno scorso a Perugia. Quella aveva nel palleggio la sua arma migliore, ma in tante occasioni non riusciva a vincere le partite. È chiaro che il Frosinone, pur nel nuovo modulo, dovrà crescere e fare qualcosa di più. Per esempio riuscire a sfruttare il campo per tutta la sua ampiezza».
Ecco il perchè del passo indietro del tecnico che avrebbe preferito portare la squadra a svolgere una manovra più propositiva, più appariscente. Alessandro Nesta ha rinunciato, insomma, alla sua filosofia del calcio per non intaccare la vera identità della sua squadra sminuendone il rendimento. Anche perchè «il Frosinone ha una sua storia calcistica che non può essere rovinata». Intanto la squadra, dopo i due giorni di riposo, riprenderà gli allenamenti oggi. Domenica prossima il campionato di Serie B osserverà un turno di riposo che permetterà all'allenatore di cominciare a preparare la trasferta in Liguria. C'è lo Spezia da affrontare (non ci sarà la squalificato Ricci) e, soprattutto, da battere per lasciare "la terra di nessuno" ed entrare in quella play off.