Dei nove campionati di Serie B che sono nell'albo d'oro del Frosinone Calcio, quello attuale ha registrato la partenza più lenta. Sei punti soltanto dopo sette gare con una vittoria e tre pareggi, l'ultimo dei quali ottenuto in trasferta, nella partita contro la Salernitana. Che è stata anche la migliore per quanto riguarda lo spirito con il quale la formazione l'ha affrontata pur in inferiorità numerica dalla mezzora del primo tempo, e anche per la manovra e il gioco che i canarini sono riusciti a imporre all'av ve rsario, raggiunto quando anche il lungo recupero stava per concludersi. Proprio in considerazione di questi fatti positivi, ben poca importanza potrebbe avere questa sorta di falsa partenza dal momento che il percorso per giungere all'ultima gara in programma al "Benito Stirpe" il 14 maggio contro il Pisa.

Dunque i sei punti conquistati in queste prime sette partite è il record negativo del Frosinone in Serie B. Quello positivo riguarda i due campionati giocati nel 2009/2010 e 2017/2018. Che si conclusero in maniera del tutto diversa. Il primo con la salvezza raggiunta soltanto nelle ultime partite e il secondo con la promozione nella massima serie. Nel 2009/2010 la partenza fu a razzo grazie ai successi interni a spese del Mantova e del Bari, a quelli esterni di Salerno e Lecce ed ai pareggi interni con il Padova di Cano e Di Nardo e con il Torino, entrambi con il risultato di 2 a 2. Una sola sconfitta a Empoli che non compromise la striscia di risultati positivi anche dopo la settima giornata. Il Frosinone, però, cominciò a perdere lo smalto dei giorni migliori e anche posizioni in classifica. Tanto che a sei partite dal termine Francesco Moriero venne sostituito da Guido Carboni dopo il 4 a 1 con l'Albinoleffe.

Pur perdendo a Cesena la gara successiva i canarini si salvarono dopo aver conquistato dieci dei dodici punti in palio.
Anche nel campionato della seconda promozione in serie A con Moreno Longo in panchina, dopo sette partite il Frosinone raccolse 14 punti grazie ai successi esterni di Vercelli e Ascoli, quelli interni sul Cittadella e Bari e ai pareggi di Pescara e con la Cremonese. In quel campionato la formazione di Longo riuscì a conquistare 72 punti, traguardo sicuramente buono ma non da record. Nel campionato precedente, infatti, quello con Pasquale Marino in panchina e con la delusione della eliminazione dai play off ad opera del Carpi, la squadra arrivò al termine delle 42 gare a quota 74 punti, record assoluto dei nove campionati di Serie B. Ebbene, quella squadra dopo le prime sette gare aveva in classifica otto punti. Due soltanto in più di quelli attuali.

Come dire che, nonostante la squadra di Nesta abbia raggranellato soltanto sei punti dopo le prime sette gare, di tempo per effettuare il cambio di tendenza ce n'è a sufficienza. Non ultimo a tal proposito la partita ultima dell'Arechi ha mandato dei segnali sicuramente incoraggianti. La squadra è ora chiamata a dare quella continuità di rendimento per tornare a vincere. Contro il Livorno l'occasione è buona per riuscirci. Tornando ai numeri, gli undici punti conquistati dopo le sette gare del primo campionato giocato in serie B nella stagione 2006/2007, sono i più importanti. Anche inconsiderazione del fatto che in quell'organico della Serie B c'erano tre società che con la serie cadetta non avevano nulla a che fare per il blasone che poteva mettere in campo. Alludiamo alla Juventus, al Genoa e al Napoli che, chiaramente, tornarono subito in A. Ed è stato anche il campionato in cui non si giocarono i play off.

Ebbene in quella stagione, la squadra affidata a Ivo Iaconi, il tecnico della prima promozione in Serie B, conquistò dopo sette gare ben undici punti: perse la prima a Trieste 1 a 0, pareggiò con l'Arezzo di Antonio Conte 0 a 0, fu sconfitta a Rimini 2 a 1, pareggiò ancora in casa con lo Spezia, 2 a 2, andò a vincere a Vicenza 2 a 1, battè il Lecce di Zeman al Comunale 2 a 1 ed ancora violò l'Adriatico di Pescara con il risultato 2 a 0. E chiudiamo con la stagione agonistica 2010/2011, quella conclusa con Salvatore Campilongo e con la squadra retrocessa. In quel caso la partenza fu abbastanza buona con nove punti (ma in panchina c'era Guido Carboni) ma disastroso il seguito sia con lo stesso Carboni e sia con Campilongo.
Ed ecco che allora torniamo al punto cruciale. La partenza più o meno lanciata alla resa dei conti ha soltanto un valore del tutto relativo in una stagione lunga e difficile come quella di Serie B.