Bisogna risalire alla 35ª giornata del campionato di Serie A per trovare un risultato positivo in trasferta. Era il 5 maggio scorso quando i canarini pareggiarono 2 a 2 al "Mapei" contro il Sassuolo. In Serie B bisogna andare ancora più indietro e precisamente al 12 maggio 2018 quando il Frosinone battè in trasferta l'Entella 1 a 0. Questo prima del meritatissimo punto conquistato all'Arechi nella gara contro la squadra di mister Ventura. Anzi, se Ciano e compagni avessero vinto la gara nessuno avrebbe potuto dire niente. Perchè prima in undici e poi in dieci dal 28' del primo tempo il Frosinone si è imposto sul piano del gioco, grazie ad una condizione atletica migliore, e soprattutto sul piano mentale, sprigionando la voglia e la rabbia necessarie per fare il risultato.

«Quando si affronta una gara con lo spirito giusto - ha dichiarato Nesta - non ci sono moduli che reggano. Nel calcio è questo che conta più di qualsiasi altra cosa». Spirito da guerrieri del campo che, all'avversità diuna partitache si era messa male e di un arbitraggio che è meglio dimenticare, hanno cominciato in dieci a macinare gioco senza mai alzare la testa. A un certo punto è sembrato che in dieci stessero giocando i granata di Ventura che, tra l'altro, sono scoppiati scomparendo dal campo. Il gol è arrivato proprio allo scadere dei novantacinque minuti di gioco ed è stato, insieme a quello di Paganini contro l'Ascoli, il più bello dei pochi che, finora, i canarini sono riusciti a segnare.

Alessandro Nesta, in sala stampa è apparso soddisfatto dopo tante delusioni dovute sopportare in trasferta: «È stato senza ombra di dubbio un ottimo pareggio, conquistato con un uomo in meno, grazie al fatto che i miei ragazzi ci hanno creduto fino alla fine. Perchè abbiamo cambiato modulo mettendoci a specchio con l'avversario? Perchè avremmo potuto soffrire molto con il loro 3-5-2 su un campo grande qual'è l'Arechi. Ma, modulo a parte, quando si gioca con questo spirito, la tattica non produce differenze. E lo spirito dei ragazzi è stato alla base della positiva prestazione e del meritato risultato finale».

Il tecnico accetta il rigore di Gori anche perchè «mi hanno detto che c'era, ma poteva starci, forse, anche quello su Tribuzzi.
Comunque restando all'assetto tattico, continueremo a lavorare sui due moduli che ritengo compatibili con le qualità della squadra». Ora il campionato osserverà un turno di riposo e il tecnico avrà la possibilità di recuperare i canarini ancora infortunati e quelli reduci da problemi fisici e che quindi devono ancora crescere. Come ad esempio Rohden e Maiello.
Ma su quali aspetti lavorerà di più in queste due settimane? «Convincere i ragazzi che giocare partite come questa dovrà essere il marchio di fabbrica del Frosinone. Non un evento sporadico».