Andrjia Novakovich si presenta in punta di piedi. Serio in volto e con tono di voce appena percettibile fa tradurre al team maneger Manuel Milana, nel ruolo di interprete, la sua prima fase: «Prima di tutto saluto i presenti. Sono felice di essere qui, a Frosinone». Concetto che aveva espresso più compiutamente al suo arrivo nel post sul proprio profilo Istangram, laddove aveva precisato di essere «entusiasta di iniziare il mio percorso con il Frosinone Calcio, in un paese in cui ho sempre sognato di giocare». Subito dopo il giovane calciatore di origine serba, ma nato in America aggiunge di essere «un attaccante che predilige tornare indietro a prendere palla per attaccare la difesa avversaria e costruire l'azione offensiva». Nel tono della voce e per la semplicità dei concetti che esprime ci riporta alla mente Salvatore Bocchetti che al Frosinone giunse nel gennaio del 2007, per trasferirsi, appena ventiduenne, al Genoa nel luglio dell'anno successivo.
Tutti dicevano, e tra questi i tecnici canarini Ivo Iaconi e Alberto Cavasin, che si trattava di un giovane che dimostrava molti anni di più. Stesso discorso per Andrjia Novakovic, che continua a rispondere in inglese alle domande dei cronisti. Dice di essere giunto in una società ambiziosa che dovrà conquistare la Serie A a suon di vittorie. Sa anche che il calcio italiano è molto fisico, gli piace la mentalità con cui viene affrontato e, quindi, di essere felice di indossare la casacca canarina, essendo stato da sempre un appassionato del calcio italiano. E a Frosinone come si trova? «Finora dichiara - è andato tutto ok. Al Reading ho fatto tutta la preparazione anche se nell'ultima settimana non sono stato molto bene. Ma mi sono ripreso e qui sto lavorando al massimo. Anche il gruppo mi ha accettato».
Andrjia si pone anche un interrogativo: «La vita da attaccante si chiede in Italia è molto difficile? Ebbene questo per me sarà una sfida. Sono qui per migliorarmi». Tra tante richieste che si sono piovute addosso dall'Olanda e dalla Gemania, perchè ha scelto di giocare con il Frosinone? Immediata la risposta: «Da ragazzo sono stato tifoso del Milan e di Nesta. Quando il mister mi ha telefonato mi sono sentito onorato. La sua chiamata è stata molto importante quando ho dovuto prendere la decisione. E poi, le persone che ho avuto il piacere di incontrare durante la trattativa, mi hanno destato una buona impressione». Non poteva mancare neppure il messaggio alla tifoseria giallazzurra: «Sono pronto dichiara a dare tutto per questa maglia e a vivere questa nuova realtà».
Il calciatore che più gli piace e che al quale pensa di somigliare? «I paragoni precisa subito -non mi sono mai piaciuti.
Comunque ne ammiro molti. Sepoi debbo fare un nome, indico quello di Ibrahimovic. Per la stima e l'ammirazio ne che ho sempre avuto nei suoi confronti» . Andrjia Novikovich compirà 23 anni sabato 21, il giorno seguente la seconda partita di campionato che il Frosinone dovrà disputare allo "Stirpe" contro il Venezia: quale regalo più importante potrebbe farsi se non quello di andare a segno contro la squadra della laguna? «Sarebbe molto bello conclude se mi riuscisse di mettere a segno una rete il giorno prima del mio compleanno. Ma ad ogni inizio di stagione agonistica è sempre così per quanto riguarda il compleanno. Ma penso che è preferibile guardare alla partita». Nel presentare l'attaccante, il direttore dell'area tecnica Ernesto Salvini ha precisato che l'acquisto di Andrjia Novakovic va considerato non come un punto di forza in più per competere per l'alta classifica con le altre formazioni, ma come un investimento della società.