Come un fulmine a ciel sereno, arriva dalla Spagna un'inchiesta giudiziaria riguardante partite truccate e denominata Operazione Oikos, che parla di tentativi di aggiustare alcune partite del Frosinone. A riportarlo sono i siti web dei quotidiani El País e Marca. Si parla di "ammorbidire alcuni giocatori della squadra canarina".

A definire questo piano sarebbero stati l'ex calciatore spagnolo Carlos Aranda e tale Mattia Mariotti, romano residente a Malaga. In particolare quest'ultimo asserirebbe di avere contatti con una terza persona, che a sua volta sarebbe in grado di relazionarsi con una figura all'interno del Frosinone Calcio e con "tre o quattro calciatori che comandano". Il tutto parte da un'intercetta zione ambientale raccolta lo scorso 2 aprile.

Aranda e Mariotti viaggiano verso un imprecisato aeroporto, da dove l'italiano dovrà prendere un aereo per Roma. Il microfono sistemato nell'auto di Aranda capta un passaggio in cui Mariotti chiede all'ex calciatore cosa debba chiedere ai referenti di Frosinone riguardo all'esito da prodursi sul campo: risultato o gol? Nelle conversazioni si parla anche di un precedente viaggio con valigetta piena di denaro (90 mila euro), e della relativa tensione sopportata da Mariotti al momento di superare i controlli all'aeroporto di Roma.

In un altro passaggio dell'informativa di polizia si legge del rapporto fra Mariotti e il gestore di un'agenzia di scommesse illegali. Che poi sarebbe colui che ha il contatto col soggetto all'interno del Frosinone. Fra il gestore dell'agenzia e il referente nella società ciociara vi sarebbe in ballo un grosso debito per scommesse.

«Non ritengo - ha detto il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe - che ci sia nulla da commentare quando non esiste il minimo elemento per poter fare commenti appunto. Credo che l'unica cosa da fare è aspettare eventuali sviluppi, se mai ce ne saranno».