Se da una parte ormai questa stagione è "andata" già da diverse settimane, dall'altra, come sottolineato dallo stesso presidente Maurizio Stirpe nel momento della matematica retrocessione in Serie B, le ultime giornate di campionato dovevano servire al Frosinone per iniziare a gettare le basi per l'immediato futuro. E da questo punto di vista la prestazione offerta dai suoi ragazzi domenica al "Meazza" può essere archiviata in modo tutto sommato positivo. Nell'occasione il tecnico Marco Baroni ha mandato in campo inizialmente ben nove giocatori che sono legati da contratto al club canarino anche per la prossima stagione, e al di là del fatto che non sappiamo e non ci interessa se la scelta è stata voluta esclusivamente dall'allenatore o meno, sta di fatto che la maggior parte di questi calciatori hanno dimostrato contro il Milan di essere ancora legati ai colori giallazzurri.

Di poter tenere testa a una corazzata come quella guidata da Rino Gattuso e quindi figuriamoci quanto potrebbero fare la differenza in un torneo di Serie B. A cominciare da Bardi, che era soltanto alla sua seconda presenza stagionale e che ha svolto al meglio il proprio dovere, per poi passare a Brighenti, che insieme a Beghetto ha limitato nel migliore dei modi un fuoriclasse come Suso, ad Ariaudo che ha annullato Piatek pagando in occasione del gol siglato dal polacco sola una sfortunata scivolata, Maiello che in un ruolo non propriamente suo ha svolto un grande lavoro in entrambe le fasi, per arrivare fino a Paganini che ancora una volta è risultato tra i migliori in campo e non solo per il calcio di rigore conquistato con una caparbietà unica.

E senza dimenticare Dionisi e Ciofani che sono subentrati a gara in corso. Gli unici canarini che sono sembrati sottotono nella sfida contro i rossonerie per certi versi con la testa già altrove, sono apparsi Trotta e Ciano. Di contro va sottolineato che un altro loro compagno, al momento in scadenza di contratto, Sammarco, ha dato vita all'ennesima prova positiva di questa sua travagliata stagione. Ma non certo per colpa sua. Un blocco granitico che tra i cadetti rappresenterebbe un lusso per qualsiasi squadra, e al quale vanno aggiunti due calciatori caparbi e lottatori come Gori e Chibsah, che nell'occasione erano rimasti a casa in quanto infortunati. In altre parole,il Frosinone visto contro il Milan può certamente far ben sperare per un futuro nel quale dovrà lottare per provare l'immediata risalita nella massima serie.

Una situazione della quale siamo certi si è accorto anche il presidente Stirpe, che a questo punto proverà ad accelerare ulteriormente i tempi per capire quelli che sono i calciatori sotto contratto che hanno le migliori intenzioni di restare nel Frosinone nonostante una stagione da dimenticare sotto quasi tutti i punti di vista. Trattative che sicuramente andranno di pari passo con le due scelte principali che il massimo esponente del club giallazzurro dovrà compiere nel più breve tempo possibile: quelladel direttoresportivo e dell'allenatore. Negli ultimi anni il presidente del club ciociaro ha puntato quasi sempre su giovani tecnici, potendo poi contare su un diesse esperto per la serie cadetta come Giannitti. Questa volta la soluzione potrebbe essere l'esatto opposto: un direttore sportivo giovane come Alessandro Frara e un tecnico di valore assoluto per la B e, magari, in grado di lavorare per la vittoria finale nel prossimo campionato ma anche di gettare le basi, una volta ritrovata la Serie A, per non vestire più in questa massima categoria i panni di comparsa come accaduto nelle due precedenti esperienze.