Vero che la speranza è l'ultima a morire e finchè non c'è la condanna da parte della matematica tutto può accadere.
Ma è altrettanto vero che diventa impossibile pensare che una squadra capace di vincere tre sole partite sulle ventotto fin qui giocate, possa conquistare almeno cinque successi (oltre a un paio di pareggi) nelle ultime dieci che ancora restano da disputare. Perché alla resa dei conti serviranno almeno altri diciassette punti per sperare di poter evitare la retrocessione in Serie B.
La gara di Empoli lo specchio di un'intera stagione
La sconfitta di domenica ad Empoli pesa come un macigno sul proseguo del campionato dei canarini. Un ko che la squadra di Baroni ha meritato fino in fondo, regalando l'intero primo tempo all'avversario, che avrebbe tranquillamente potuto chiudere i primi quarantacinque minuti con un risultato molto più pesante del 2 a 0 con il quale si è andati al riposo. Ma alla resa dei conti la battuta d'arre to del "Castellani" non ha rappresentato altro che la conferma di quanto il Frosinone non sia riuscito a fare nel corso di questa stagione.
Purtroppo la rosa di squadra canarina è composta da troppo calciatori che nonostante la buona e indiscussa volontà che mettono in campo in ogni gara, non solo all'altezza di un campionato di Serie A. Ad Empoli si può anche aver sbagliato l'approccio, essere entrati in campo troppo contratti, ma alla resa dei conti ogni azione pericolosa costruita dalla formazione di Andreazzoli è stata frutto di errori da parte dei canarini più che dalla bravura degli avversari. Situazioni che la serie cadetta spesso e volentieri perdona. Ma non il campionato più importante d'Italia.
Dionisi l'unica nota lieta di una partita da dimenticare
Per fortuna qualcosa di buono la trasferta di Empoli alla fine l'ha comunque lasciata: il ritorno in campo di Dionisi dopo il lungo stop dovuto all'operazione subita il 24 agosto dall'attaccante al legamento crociato del ginocchio sinistro. Gli sono bastati cinque minuti per mettere in mostra tutte le sue qualità, tecniche ma soprattutto di grinta, voglia e determinazione, e sfiorare addirittura un grandissimo gol che avrebbe forse regalato qualche piccola speranza in più per il prosieguo della stagione.
E la caparbietà di questo calciatore non è altro che la dimostrazione di come, ma questo è nella logica della vita lavorativa di ognuno di noi, chivestedatanti annilamagliacanarina mette sempre qualcosa in più in ogni singolo momento di una partita.
E di certo non lo fa perchè a differenza dei tanti giocatori che sono a Frosinone soltanto di passaggio, pronti a ritornare a fine stagione nei loro rispettivi club dai quali sono arrivati in prestito secco, dalla retrocessione avrebbe un danno economico non indifferente. È risaputo, infatti, che quei giocatori che sono di proprietà del club giallazzurro, hanno firmato un doppio contratto nel quale la cifra che percepiscono giocando in Serie A è ben diversa da quella che percepirebbero in B.