Tra un paio d'ore il Genoa di Prandelli ospiterà il Frosinone per la 26esima giornata del campionato di serie A. I padroni di casa vengono dal pari maturato sul campo del Chievo, mentre i ciociari dalla bruciante beffa subita all'ultimo contro la Roma e sono a caccia disperata di punti-salvezza. Una partita che dunque si preannuncia calda e sentita, una partita carica anche di tante curiosità e argomenti extra-campo. Tutte tematiche che abbiamo affrontato con la giornalista Elisa Polverini, genoana doc e vera 'malata' di calcio, con la passione per le casacche da gioco - ne possiede infatti più di 300 - che cura personalmente le pagine facebook 'Genoa Ignorante' e 'Genoa News Time'. 

In che condizione psico-fisica il Genoa si appresta ad affrontare questa gara?
"Il Genoa si presenterà al Ferraris contro il Frosinone quasi al completo, saranno assenti solo gli infortunati Lapadula, Mazzitelli e Favilli. Il morale è alto, il Grifone viene da una vittoria ed un pareggio, la squadra sembra aver ritrovato la bussola con l'arrivo di Prandelli, guadagnando più sicurezza e bel gioco; il prossimo match servirà per provare ad allungare sulla zona retrocessione e trovare ulteriori conferme negli undici"

Quale sarà il probabile 11 iniziale?
"La squadra scenderà in campo probabilmente quasi identica alla precedente gara, forse rifiaterà Rolon per dare spazio a Veloso, i due si sono spesso dati il cambio a partita in corso ultimamente.

Che Frosinone si aspetta e che partita di conseguenza? Pronostico?
"È sempre difficile affrontare il Frosinone. Nonostante la posizione in classifica non gli renda merito, parliamo di una squadra compatta che ce la mette tutta per non mollare. Inoltre la partita potrebbe essere presa troppo alla leggera, sottovalutando l'avversario e abbassando la guardia. Forse il Genoa riuscirà a vincere, ma di certo non sarà semplice".

Sono diversi gli investimenti del presidente Preziosi sul 'mattone' in chiave sportiva: inaugurato il centro Begato 9, l'ampliamento del "Signorini" a Pegli, poi l'ammodernamento del Ferraris con la Samp. Una sfida a lungo termine per stare tra le grandi?
"Credo che il Presidente viva molto alla giornata invece, molto più di noi tifosi, che qualche volta proviamo a sognare. La priorità di Preziosi, come da lui stesso ribadito più volte, è quella di far quadrare i conti, sistemare i bilanci, rilanciare giocatori in crisi o poco motivati, forse si potrà fare qualcosa in più tra qualche anno, ma dubito abbia già in mente un progetto".

Veniamo alla tifoseria. Esiste una frangia femminile? Come si riconosce la tifosa del Grifone?
"Le tifose del Genoa sono uniche. Siamo molto passionali, ci affezioniamo ai giocatori, rimaniamo deluse se qualcuno non conferma le aspettative o se ne va in fretta senza dimostrare attaccamento alla maglia. Vediamo il Genoa come una grande famiglia, a volte siamo anche troppo morbose, un difetto se posso dirlo è che purtroppo spesso si litiga anche tra di noi, nonostante si tifi la stessa squadra, perché prendiamo troppo a cuore certe situazioni, cavalcando l'impeto del momento".

Quali sono i tifosi più in vista del Genoa?
"Luca e Paolo, quelli di Camera Caffè per intenderci, sono super tifosi; la giornalista Selvaggia Lucarelli è un'altra genoana che mi piace molto e leggo con piacere; poi ognuno di noi è Vip a suo modo, perché già essere genoani è roba per pochi, troppa sofferenza, troppe delusioni ma ogni volta che qualcosa va per il verso giusto è una meraviglia".

Una delle più popolari resta comunque la figlia del presidente, Paola Preziosi, nota per essere diventata anche una wags grazie al matrimonio col centrocampista rossoblu Miguel Veloso. Paola è comunque in ottima compagnia: sono diverse le bellezze che accompagnano i calciatori genoani, come ad esempio Lucrezia Bottai, fidanzata del giovane attaccante Andrea Favilli, Federica Pignotti, dolce metà di Sturaro, o Giovanna Goglino, compagna di Biraschi. 

Elisa è talmente tifosa che la sua passione la porta tatuata su un braccio...gli ex rossoblu Floro Flores, Biondini, De Rosa, Ciccio Grabbi e Pavoletti, di cui è molto amica. E questo suo amore incondizionato lo spiega così, con parole cariche e ricche di emozioni: "Perché tifare Genoa non è come tifare una squadra qualunque, tifare Genoa è brividi, emozioni, tifare Genoa è guardare la Nord e pensare "grazie Dio perché di tutte le squadre ho scelto proprio il Grifo", tifare Genoa è sospiri, lacrime.. è svegliarsi nel pieno della notte sudati e spaventati perché si è sognato di perdere il Derby. Tifare Genoa è tifare la vita, il cuore che batte a mille al novantesimo per la paura di perdere, perché è da Genoa perdere nel finale. Tifare Genoa è anche esplodere di gioia all'ultimo secondo, perché un tifoso normale non ci sperava più e aveva già spento la tivù, ma noi no, noi ci battiamo fino alla morte.

Tifare Genoa è avere come idoli Skuhravý e Aguilera allo stesso pari di Ciccio Grabbi e Gaetano De Rosa, perché non importano la Serie, i risultati, i traguardi, conta solo l'amore per la maglia. Tifare Genoa è avere gli occhi lucidi quando si pensa al Capitano, Gianluca, emozionarsi al ricordo di quella sfrenata corsa sotto la Nord, ai pugni verso il cielo, le mani nei capelli, le ginocchia a terra e il volto pieno di sentimento. Tifare Genoa è gli occhi sognanti di un bambino, che tutto ha ancora da scoprire, ma che ha già scelto di avere ali per cullare sogni, a cui non importa vincere ma essere Rossoblù. Tifare Genoa è favola, magia, racconti di nonni ai più piccoli, rincorrere un pallone gridando "Milito che gol", quando sai benissimo che le strade si sono divise da tempo. Tifare Genoa è sognare un altro Principe Rossoblù perché noi genoani abbiamo bisogno di eroi per combattere le nostre battaglie. Tifare Genoa è guardarsi la maglia e sorridere perché il rosso e il blu sono nati per stare insieme, tifare Genoa è irrazionalità, amore, passione, tifare Genoa è tante parole ma in fondo non si può spiegare è solo chiuso a chiave nel nostro cuore!"