La Lazio espugna il 'Benito Stirpe'. Contro i padroni di casa del Frosinone, i biancocelesti si affermano per 0-1, decide Caicedo. Il Frosinone migliore si vede fino all'episodio del penalty prima assegnato dal direttore di gara e poi revocato dopo aver consultato la Var. Ci prova poi nell'ultimo quarto d'ora ma la fortuna non gli sorride. L'atteggiamento però c'è, la voglia anche. La differenza dei valori in campo era evidente, ma i ciociari possono finalmente essere sereni e sapere di aver fatto quanto potevano. 

L'avvio
Il primo brivido del match lo causano i biancocelesti al 5' con il rasoterra di Caicedo su cui Sportiello arriva senza troppi problemi. Al 10', sugli sviluppi della punizione al limite dell'area battuta da Luis Alberto, la sfera viene respinta dalla barriera, ci arriva Marusic che la mette in mezzo per Immobile, ancora Sportiello è chiamato a salvare. Il Frosinone prende fiducia, Ciano serve Pianamonti sulla sinistra, la giovane punta prova la girata e prende l'esterno della rete. Lazio ancora pericolosissima con Caicedo quando è da poco passato il quarto d'ora, l'attaccante viene chiuso da Salamon. Il Frosinone risponde con il traversone di Beghetto, ci prova di testa Zampano, blocca senza pensieri Strakosha. Attorno al 25' Bastos atterra Ciano in area, l'arbitro prima concede il rigore, poi si rivolge alla Var e decide che non ci sono gli estremi. Al 36' arriva il vantaggio ospite: una ripartenza laziale tra le praterie lasciate a centrocampo dai ciociari e di sinistro Caicedo non perdona, 0-1. Quasi allo scadere, Marusic sciupa la chance del raddoppio, sparandola alta sulla traversa.

La ripresa
Rispetto ai ritmi vivaci della prima frazione, la seconda si assesta su tempi lenti e compassati. All'8' si fa vedere avanti il Frosinone, dalla sinistra il lancio di Beghetto per Pinamonti che di testa non trova la porta. Quattro giri di lancette, sul capovolgimento di fronte, ancora Caicedo liscia un'altra occasione. La partita si spegne su squadre allungate e nessuna azione illuminante. Baroni si gioca anche la carta Ciofani. Al 40' i locali si divorano l'occasione del pari: Ciano serve Pinamonti, il quale spreca a tu per tu con Strakosha. Ancora il portiere avversario salva il risultato ospite respingendo con i pugni prima l'invettiva targata Trotta e poi, nel recupero, il tentativo di Ciano.