«Non c'è mondo per me aldilà delle mura di Verona: | c'è solo purgatorio, c'è tortura, lo stesso inferno»... Sportivamente parlando, questi versi di "Romeo e Giulietta", scritti su pietra, consegnano il quadro di quello che è stato il girone di andata del Frosinone, concluso nella città scaligera. Penultimo, ma senza la penalità inflitta al Chievo dalla giustizia sportiva (-3), virtualmente e mestamente ultimo, con soli 12 gol segnati e una sola vittoria all'attivo.

Tutto il fasciame della barchetta soffiato via in diciannove turni da un costante vento di tempesta. Non basta (per ora) il cambio di timoniere (Baroni per Longo, risultato: due punti in tre partite). In attesa di (eventuali) rinforzi, i canarini salutano un 2018 da aritmia, con i picchi massimi toccati contro il Palermo a giugno e i fondali della classifica di "A" a dicembre.
Pausa...Non si gioca fino al 20 gennaio. Ma si può e si deve riflettere.