Un'ultima dell'anno di assoluto interesse e valore, quella che oggi vedrà il Frosinone scendere in campo alle 15 al "Bentegodi" di Verona contro i padroni di casa del Chievo. La classifica parla chiaro, con i canarini penultimi e bisognosi di punti per non rischiare di vedere aumentare il distacco attuale di cinque lunghezze dalla zona salvezza, e padroni di casa che occupano l'ultimo posto della graduatoria generale. Come dire, una partita da vincere a tutti i costi.

In fondo il modo migliore per chiudere un 2018 comunque ricco di soddisfazioni per la formazione canarina. Soprattutto nella prima parte dello stesso, ossia quando l'undici dell'allora tecnico Moreno Longo ha ottenuto una sofferta quanto meritata promozione in Serie A.
Ma il passato nel calcio conta davvero poco e allora più giusto pensare che l'importanza della partita odierna.

E guai a lasciarsi ingannare dalla classifica. I clivensi sono sì fanalino di coda, ma anche compagine che soprattutto nell'ultimo periodo, ossia dopo l'arrivo di Di Carlo sulla panchina, hanno dimostrato di volersi giocare al massimo tutte le loro minine possibilità di restare nella massima serie. Senza andare troppo lontano, ne sanno qualcosa il Napoli e la Lazio. I primi fermati sul pareggio addirittura al "San Paolo" e i secondi al "Bentegodi".

Ma anche il Frosinone nell'ultimo periodo, o meglio nelle ultime due partite (a Udine e in casa con il Milan), dal punto di vista della voglia, determinazione e impegno, non è stato da meno dei giallazzurri veneti. Oggi, chiaramente, sono chiamati a confermare quanto di buono dimostrato negli ultimi 180' della stagione. Perché, non ultimo, dal risultato della partita interna potrebbero dipendere anche quelle varie novità di giocatori attese nel mercato di gennaio. Un conto significherebbe chiudere il girone di andata con otto punti di ritardo dal quartultimo posto, e una altro arrivare al giro di boa con cinque punti, o addirittura meno, dall'ultima posizione valida per la permanenza in Serie A.

Aspetto tecnico e tattico
Per la gara di questo pomeriggio a Verona, l'allenatore dei canarini dovrà fare a meno, oltre che dei soliti Paganini, Dionisi e Halfredsson, anche di Ariaudo e Cassata che proprio nella giornata di ieri sono stati costretti a dare forfait. Entrambi per una distorsione alla caviglia (destra il difensore e sinistra il centrocampista). Rispetto all'ultima gara contro il Milan, i giallazzurri recuperano invece Capuano, che comunque dovrebbe partire dalla panchina.

Per quanto concerne il probabile undici iniziale, oltre alla rinuncia forzata ad Ariaudo, restando sempre alla partita contro i rossoneri di Gattuso, Baroni potrebbe decidere per almeno un altro paio di novità. Più esattamente Zampano e Ciofani potrebbe prendere il posto di Ghiglione e Pinamonti.

Per quanto riguarda, invece, la sostituzione del difensore centrale, il suo posto dovrebbe essere preso da Salamon. A meno che il tecnico del Frosinone non decida di accentrare Goldaniga e schierare sul centro destra del terzetto arretrato, Brighenti.
In definitiva l'undici anti Chievo dovrebbe vedere Sportiello in porta, che agirà alle spalle del terzetto arretrato composto da Goldaniga, Krajnc e uno tra Salamon o Brighenti.

A centrocampo sicuri di una maglia appaiono i soli Chibsah e Beghetto. Per la corsia di destra, come detto, ballottaggio tra Zampano e Ghiglione, mentre per gli due ruoli di centrale sono in lizza Crisetig, Gori e Maiello.
In attacco, infine, Ciano e uno tra Pinamonti e Ciofani.