Il Frosinone di Marco Baroni va oltre la positiva prestazione offerta alla "Dacia Arena" e contro il Milan conferma di essere squadra che ha tutte le carte in regola per poter affrontare la trasferta di Verona contro il Chievo e tutte le altre impegnative gare del girone di ritorno con le carte in regola per tagliare il traguardo della salvezza. Nel calcio, però, ci vuole anche una buona dose di fortuna. Questo per dire che, nonostante le due ottime prestazioni contro avversari di tutto rispetto, i canarini alla fine hanno raccolto soltanto due punti.
Prendi per esempio le ultime due gare con il Milan: il primo maggio di tre anni fa, allo stadio "Meazza" l'arbitro Massa di Imperia, in giornata di scarsa vena, concesse due rigori a favore dei rossoneri, l'ultimo dei quali, ai più apparso inesistente. Venne trasformato al secondo minuto del recupero finale da Menez e finì tre a tre con Cristian Brocchi che poté restare seduto sulla panchina rossonera, mentre il Frosinone ancora reclama quei due punti persi non per demeriti propri.
Mercoledì pomeriggio la storia si è ripetuta e, questa volta, a salvarsi è stato Rino Gattuso dopo "l'uso estremo del protocollo" seguìto dal var, Valeri.
La frase l'abbiamo rubata al collega Alessandro Catapano della Gazzetta dello Sport, che ha commentato la decisione degli arbitri Guida e Valeri nella rubrica "La moviola". Se fosse successo su un altro campo sarebbe stato l'argomento del giorno, dopo i tragici fatti di Milano che mai dovrebbero verificarsi e tantomeno per un incontro di calcio. Comunque due allenatori salvati nel tempo in casa Milan in occasione di partite giocate contro dal Frosinone. Ma ci mai sarà, invece, qualcuno che gli darà una mano per raggiungere l'obiettivo salvezza che i canarini si sono posti inizio stagione? Con l'aria che tira riteniamo sia impossibile.
La ripresa della preparazione
Nemmeno il tempo di essere soddisfatti per l'ottima prestazione offerta contro il Milan e di rammaricarsi dei due punti purtroppo non raccolti per colpe di altri, e ieri mattina la squadra è tornata a lavorare sul campo della "Città dello Sport" di Ferentino. Il compito che il tecnico Baroni e il suo staff si trova di fronte sarà quello di cercare di recuperare il maggior numero di canarini in vista della importante e delicata partita di domani pomeriggio sul campo del Chievo. Il tecnico non vuol sentire parlare di gara importante. «Sono tutte uguali. Bisognerà partire dalla convinzione di stare bene in campo e avere sempre il giusto equilibrio. Così facendo ce le giocheremo tutte. Dovremo andare anche a Verona con l'obiettivo dei tre punti. Guai aspettare e asserragliarci nella nostra metà campo ». Ovviamente aggiungendoci le gambe, il cuore e la testa che sono importantissimi in incontri tipo quellochei canarini dovranno giocare con la formazione di Di Carlo. Tornando alla ripresa degli allenamenti, Baroni ha suddiviso i canarini in due gruppi: scarico per chi ha affrontato la partita con i rossoneri; esercitazioni tecnico-tattiche per il resto della squadra.
Con il Chievo turnover in vista
Sarà un venerdì importante per lo staff tecnico chiamato a valutare le condizioni atletiche dei singoli dopo il consistente dispendio di energie profuse nelle due partite giocare in quattro giorni e in vista della prossima. Ne consegue che la formazione potrebbe presentare alcune novità rispetto a quella che ha affrontato i rossoneri. La difesa dovrebbe essere confermata in blocco anche perchè Ariaudo sembra aver recuperato una condizione rassicurante. Restano gli altri reparti.
Un cambio potrebbe esserci tra gli esterni con Zampano di nuovo nel suo ruolo sulla fascia destra al posto di Ghiglione, tra i migliori contro i rossoneri. Stesso discorso a centrocampo dove Cassata potrebbe prendere il posto di Maiello o di Crisetig.
In avanti potrebbe cominciare Ciofani, con Pinamonti pronto ad entrare a gara iniziata.