Inutile nascondere che dal cambio sulla panchina avvenuto a metà settimana con Marco Baroni che ha preso il posto di Moreno Longo, i supporter del Frosinone si attendono da subito quantomeno una reazione dal punto di vista emotivo da parte dei loro beniamini. Longo, come sottolineato a più riprese a da molto tempo, ha pagato per tutti. Ha pagato colpe di cui la maggior parte non lo avevano visto in alcun modo nemmeno indiziato. Ha pagato per la mancanza di risultati, ma anche di prestazioni nelle ultime due giornate.

Ha pagato lui e nessun altro. Ma il calcio è questo. Da sempre. E di certo non può essere cambiato con i sé e i ma. Meglio allora guardare avanti e vedere, almeno fino a quando sarà possibile, quel famoso bicchiere ancora mezzo pieno. E l'occasione per riempirlo ancora un po' e in maniera significativa, è praticamente dietro l'angolo. Perché se oggi il Frosinone dovesse riuscire ad espugnare la "Dacia Arena" di Udine, in un solo colpo una stagione fin qui deludente prenderebbe in un solo colpo un'altra piega.

L'attuale distacco dalla zona salvezza si assottiglierebbe addirittura a due sole lunghezze (a meno che il Bologna non vada a vincere sul campo del Parma) e un'ambiente giustamente scoraggiato dalla situazione attuale, verrebbe a ritrovare la giusta tranquillità ed energia per continuare a credere in quel miracolo che si chiama salvezza.

In fondo tra le mura amiche la formazione di Nicola non è certo imbattibile. Fatta eccezione per l'eclatante successo sulla Roma, per il resto alla "Dacia Arena" i friulani hanno vinto soltanto contro la Sampdoria e pareggiato con il Torino. Poi soltanto sconfitte, anche se al cospetto di Lazio, Juventus, Napoli, Milan e Atalanta. Cinque soltanto i gol realizzati in otto gare interne e dodici quelli subiti.

Aspetto tecnico e tattico
Sinceramente riteniamo che tre giorni siano stati davvero pochi per permettere al nuovo allenatore Marco Baroni di mettere il suo "zampino", dal punto di vista tattico, a questo Frosinone. Motivo per cui quasi certamente i canarini questo pomeriggio dovrebbero ripartire dal 3-4-2-1 delle ultime gare. Qualche novità, magari, potrebbe esserci negli interpreti.

Ma andiamo per ordine. Seppure l'ex trainer del Benevento in un passato recente ha schierato le sue formazioni con la difesa a quattro, modificando poi soprattutto la mediana (schierata con una linea sempre a quattro o i due mediani e tre trequartisti), siamo convinti che oggi alla "Dacia Arena" il Frosinone riproporrà in difesa la classica linea a tre. A comporla, davanti all'estremo difensore Sportiello, ci sarà Goldaniga sul centro destra e Ariaudo in mezzo. Qualche dubbio si può invece nutrire per il cetro sinistra alla luce del momento poco brillante che sta vivendo Capuano. In caso di rinuncia iniziale all'ex Cagliari e Crotone, potrebbero trovare posto nell'undici iniziale, uno tra Brighenti o Krajnc.

Per quanto concerne la mediana, Zampano non ha alternativa sulla fascia destra, se non il giovane Ghiglione, e quindi dovrebbe restare al suo posto, così come al centro del centrocampo, Chibsah e Maiello. Un ballottaggio per questo reparto potrebbe, invece, esserci a sinistra, tra Beghetto e Molianaro. Infine l'attacco, dove Ciofani sarà sicuramente il terminale offensivo, mentre potrebbe esserci qualche dubbio sui due compagni che lo affiancheranno per provare a superare la retroguardia di Nicola. Al momento, comunque, i soliti Ciano e Campbell appaiono in netto vantaggio nei confronti di Soddimo e Cassata.