Quinto punto consecutivo per il Frosinone. Dopo il pari interno contro l'Empoli e la vittoria di Ferrara, i canarini escono indenni dalla trasferta di Parma, agganciano l'Empoli in classifica e si portano a tre sole lunghezze dalla zona salvezza rappresentata da Udinese e Bologna. Sicuramente prima della doppia trasferta consecutiva del "Mazza" e del "Tardini ", tutti avrebbero messo la classica firma sul fatto di tornare a casa da queste sfide con quattro punti nel carniere. Eppure oggi qualcuno storce la bocca, ritenendo che, se domenica a Parma il Frosinone avesse osato di più, sarebbe tornato a casa con la vittoria. Una tesi che non ci sentiamo di condividere, per diversi motivi. Partiamo dal fatto che il Parma ha fin qui costruito le sue piccole fortune giocando con il contropiede. E ne sa qualcosa una certa Inter.
Per cui osare di più poteva significare anche tornare a casa senza punti. E allora cosa sarebbe successo? Come sarebbe stata accolta una sconfitta in inferiorità numerica? In un attimo sarebbe stato annullato, in primis dal punto di vista mentale, quanto di buono la squadra di Longo sta facendo vedere in questo ultimo periodo: dal punto di vista dell'atteggiamento, del giocoe dei risultati. Si può discutere forse la scelta di Soddimo piuttosto che di Cassata. Ma poco altro. L'aspetto psicologico, in questo momento così delicato per un Frosinone che sta risorgendo dopo un lungo periodo negativo, è troppo importante per rischiare oltre il lecito. Certamente a parti invertite, a livello di classifica, sarebbe stato giusto con la superiorità numerica tentare il tutto per tutto per provare a vincere la partita. Perchè in quel caso, zero punti o uno non avrebbero cambiato nulla. Si poteva, ad esempio, togliere Capuano passando alla difesa a quattro e inserire Pinamonti giocando con il doppio centravanti.
Una mossa rischiosa che, al contrario, in qualche modo ha messo in atto il Parma. Quando D'Aversa, dall'alto dei suoi 13 punti, non aveva invece problemi a rischiare. E allora fuori Siligardi e dentro Inglese. Un punto che va archiviato in maniera positiva. E allora meglio tenersi stretto questo punto arrivato da Parma, archiviando la trasferta del "Tardini" in maniera positiva e guardando avanti con rinnovata fiducia. E pensare soltanto al prossimo impegno di campionato in programma venerdì sera al "Benito Stipe" contro la Fiorentina. Una squadra, quella viola, che proprio alla luce del buon momento che sta vivendo il Frosinone, non potrà certo permettersi di arrivare in Ciociaria con l'idea di fare un solo boccone dell'avversario, così come era successo ad esempio a inizio torneo con la Sampdoria. Perché oggi i canarini sono ben altra squadra.
Il rientro di Ariaudo e in parte quello di Beghetto, la crescita di Maiello e dei tre attaccanti, Campbell, Ciano e Ciofani, oggi fanno del Frosinone una formazione che può dare del filo da torcere non soltanto a quelle squadre che lotteranno per l'obiettivo salvezza, ma anche a quelle che puntano a un posto in Europa League. Soprattutto nelle partite tra le mura amiche. Che d'ora in avanti vanno sfruttate in maniera diversa da quanto accaduto fino a oggi. E qui entrano in ballo i tifosi. Perché al "Benito Stirpe" il loro calore e incitamento può fare la differenza. Perché adesso è arrivato il momento di conquistare la prima storica vittoria in Serie A nel nuovo stadio. E allora chi vuole davvero bene al Frosinone, venerdì sera lo dimostri.