Dopo tre giorni di ritiro trascorsi al Mancini Park Hotel di Roma, questa sera (ore 20,30), il Frosinone torna in campo per l'anticipo dell'ottava giornata del campionato di Serie A. Nell'occasione i canarini sono attesi dalla trasferta dell'Olimpico di Torino contro l'undici allenato da Walter Mazzarri. Una sfida che sulla carta appare proibitiva. Sia alla luce di quella che è la classifica dei giallazzurri, che dopo le prime sette giornate hanno ottenuto un solo punto (e guarda caso all'Olimpico di Torino nella sfida interna a porte chiuse contro il Bologna), che per il valore dell'avversario. Soprattutto in avanti, infatti, il Torino può contare su due attaccanti di indiscusso valore e non a caso punti di forza della nazionale di Roberto Mancini: Belotti e Zaza. Ma nel calcio si sa, mai dire mai. Ed ecco allora che se il Frosinone riuscirà a scendere in campo con lo spirito giusto, con l'atteggiamento di chi vuole vendere cara la pelle, e soprattutto convinto che le imprese sono sempre alla portata, ecco che "matare" il "Toro" può alla fine diventare possibile.

La speranza è che il periodo di ritiro a Roma, seppur breve, sia in qualche modo servito ad avvicinare quello che fino a questo momento può tranquillamente essere considerato un gruppo di calciatori, ad una squadra vera. Perché solo giocando da squadra, ossia uno per tutti e tutti per uno, alla fine nessun traguardo diventa proibito. Ed è proprio la storia recente del Frosinone Calcio ad averlo insegnato. Gettare il cuore oltre l'ostacolo, lottare su ogni pallone come fosse l'ultimo e alla fine cedere le armi sono nel caso il tuo avversario si dimostri davvero più forte di te. Come in fondo inquesto inizio stagione è accaduto solo contro la Juventus. Perché se andiamo a rivedere le sfide con Atalanta, Lazio, Sampdoria, Roma e Genoa, le sconfitte sono sempre arrivate grazie a disattenzioni e regali. Questa sera tutto ciò non dovrà accadere. Il Torino è più forte del Frosinone, ma questo i granata dovranno dimostrarlo sul campo.

Aspetto tecnico e tattico
E, probabilmente, non è un caso che nella scelta dell'undici iniziale, il tecnico Moreno Longo potrebbe puntare su diversi giocatori di quella vecchia guardia che il passato insegna, non tradisce mai. Ma andiamo per ordine. Intanto c'è da dire che dei convocati non faranno parte gli infortunati Maiello, Capuano e Ardaiz, oltre a Gori che, seppur si è riunito ai compagni dal secondogiorno di ritiro, Longo ha preferito non portare comunque con sè in questa trasferta puntando anche sul fatto che prima della prossima sfida di campionato (contro l'Empoli il 21 ottobre alle 12,30), la Serie A osserverà un turno di riposo. Tornando al probabile undici anti Torino, dello stesso potrebbero far parte appunto tre "vecchi", Brighenti, Krajnc e Ciofani, che inizialmente contro il Genoa erano in panchina. A far loro posto dovrebbero essere Goldaniga, l'infortunato Capuano e Perica.

A proposito di quest'ultimo, dopo aver saltato per un problema al ginocchio la doppia seduta di martedì, sia mercoledì che ieri si è allenato regolarmente ma, come detto, dovrebbe partire dalla panchina. Per il resto Longo nutre ancora un paio di dubbi. Il primo dipenderà dalla scelta del modulo. In caso di 3-4-1-2 ossia l'identico schieramento tattico visto contro il Genoa domenica scorsa, Hallfredosson dovrebbe essere preferito a Cassata. Se, invece, il Frosinone tornerà al vecchio 3-5-2, l'ex Sassuolo potrebbe prendere il posto che contro il Grifone è stato di Campbell. L'altro dubbio, invece, è solo di natura tecnica e riguarda la scelta dell'esterno di fascia sinistra, con Molinaro in leggero vantaggio rispetto a Beghetto.
In definitiva per la sfida di questa sera possono essere considerati certi di una maglia da titolare: Sportiello, Salamon, Krajnc, Zampano, Ciano e Ciofani.