Detto e fatto. Domenica, al termine della gara persa per 2a 1 allo "Stirpe"contro il Genoa, il presidente del Frosinone, dopo aver rinnovato giustamentela fiducia al tecnico Longo, aveva dichiarato che la squadra sarebbe andata in ritiro fino a tempo indeterminato. E così è stato. Ieri alle 15 i canarini si sono ritrovati nell'impianto della "Città dello Sport" di Ferentino, e al termine dell'allenamento sono partiti alla volta del Mancini Park Hotel di Roma dove resteranno fino a giovedì. Giorno della partenza alla volta di Torino, dove venerdì sera (ore 20,30) il Frosinone sarà ospite dei granata di Mazzarri.
Un modo per capire chi ama la maglia che indossa
Una delle poche decisioni condivisibili da parte del massimo esponente del club giallazzurro che, come chi era presente alla partita contro il Genoa, si è reso conto che mentre alcuni giocatori danno in campo il massimo e forse più di quanto è nelle loro possibilità, ce ne sono altri che invece si limitano al semplice compitino. E allora il ritiro sarà il modo migliore per capire chi veramente è onorato di indossare la maglia canarina e chi è arrivato in Ciociaria soltanto per motivi di interesse economico.
I migliori in campo sono ancora quelli della vecchia guardia
La sconfitta contro il Genoa, per molti versi immeritata, come non era mai accaduto nelle precedenti sei gare di campionato, ha anche messo in evidenza un dato che deve far riflettere il presidente Stirpe. Se ad unanimità i migliori in campo contro il Grifone sono risultati Ciano e Chibsha, e subito dopo Ciofani subentrato a inizio ripresa e seppur al 50% capace di impensierire la retroguardia avversaria, come non credere chesi sia sbagliata in pieno, o quasi, la campagna acquisti di questa estate?
La duttilità tattica di Longo può far migliorare le prestazioni
Per il resto ha perfettamente ragione Longo quando parla di una rosa di squadra composta da giocatori poco duttili percambiare modulo a piacimento. Anche perchè se fosse stato il contrario avrebbe già da tempo cercato un altro tipo di situazione tattica come era accaduto in passato. Sia negli anni in cui allenava la Primavera del Torino, che lo scorso anno con il Frosinone. Però qualcosa da quel punto divista può comunque essere aggiustato. E già contro il Genoa c'è stato il primo assaggio: Ciano libero di agire dietro le due punte in fase di possesso e poi pronto a spostarsi sulla fascia opposta di Campbell, in quella di possesso, in modo da coprire il campo nel miglior modo possibile in una sorta di 3-4-3. In definitiva il Frosinone contro i liguri si è schierato con un 3-4-1-2 pronto a trasformarsi come detto in un 3-4-3 e i risultati sono stati più che soddisfacenti. Perché se il Genoa in classifica è distante tre soli punti dal secondo posto e con una gara da recuparare, vuol dire che non stiamo parlando di una squadra qualsiasi, ma di un ottimo complesso. Ottimo complesso contro il quale il Frosinone non ha per nulla demeritato. Anzi. Probabilmente senza l'errore individuale di Salamon, i canarini sarebbero riusciti ad ottenere anche la prima vittoria di questa stagione. Per il resto siamo convinti che dal punto di vista tattico si può crescere ancora. Magari arrivando in alcune occasioni addirittura a proporre una difesa a quattro con i tre mediani e sempre il trequartista dietro le due punte. E Longo certamente lavorerà anche su questa situazione ed altre ancora. Sempre che gliene venga dato il tempo.