«Non sono arrabbiato, ma deluso per quanto è successo. La sentenza è arrivata in ritardo. Quello che è successo fa parte della miopia delle istituzioni davanti alle cose ingiuste». Maurizio Zamparini, numero uno del Palermo, rincara la dose dopo la sentenza emessa dal Collegio di garanzia del Coni relativamente al caso legato alla finale play-off contro il Frosinone.

E lo fa attraverso un'intervista rilasciata, nel corso della trasmissione Maracanà, sulle frequenze di Rmc Sport. Una sfida che va oltre i centottanta minuti quella tra il Frosinone e i rosanero che, al termine della regular season scorsa, ha visto i canarini esultare dopo la disputa della doppia finale play-off. Il patron del Palermo, nel corso del suo intervento, continua a pigiare sull'acceleratore: «I nostri avvocati sono all'opera per tutelare gli interessi del Palermo - afferma Maurizio Zamparini, così come si legge sul sito internet Rmc Sport - Ho subìto un danno per cui qualcuno riceverà una domanda per questo danno. Sul campo il giorno della partita Frosinone-Palermo tutti hanno visto cosa è successo, compreso all'estero. Speriamo - evidenzia - che questo sia un segnale per cambiare qualcosa. Nel calcio in questo momento non abbiamo uomini».

Un pensiero netto. Deciso. Maurizio Zamparini non le manda a dire. Il nodo è sempre quello: Serie A-Serie B. Una lettera, tutta la differenza del mondo. «Lo scenario possibile? Io voglio il Palermo in Serie A e il Frosinone in B. Le partite che i rosanero hanno giocato nella serie cadetta le rigiocheranno i ciociari e noi di conseguenza recupereremo quelle in Serie A. Per prendere decisioni straordinarie bisognerebbe avere degli uomini straordinari che noi però non abbiamo». Alla domanda: «Il Palermo avrebbe la squadra per disputare la Serie A?», Maurizio Zamparini risponde così.
«Noi abbiamo più o meno la squadra dell'anno scorso. Ovviamente sarebbe una situazione straordinaria e dovremmo chiedere una quindicina di giorni per fare mercato, magari all'estero. Tra la serie A e la Serie B c'è una situazione completamente diversa legata agli introiti: io ho ancora degli stipendi da massima serie. Il Palermo non è inferiore al Frosinone, al Parma o ad alcune squadre che militano in Serie A».

Nell'intervista rilasciata a Rmc Sport il patron del Palermo parla anche di federazione e sottolinea che «non abbiamo bisogno di un grande dirigente, ma di un grande protagonista, di un imprenditore come mentalità». E riferendosi a Marotta dice: «sarebbe un ottimo dirigente, ma al di sopra ci vorrebbe una mente che gli dica qual è la strada da seguire e gli obiettivi dove bisogna arrivare. Il problema è di tutto il Paese».

L'intervista tocca anche altre tematiche. Come la nazionale italiana che non ha preso parte all'ultimo Mondiale. La prima non qualificazione degli azzurri nella storia. «Non abbiamo più giocatori di grande livello, anche nelle squadre di campionato. La Juventus eccelle perché è andata a prendere grandi campioni all'estero. Io quando ero bambino vedevo i bambini giocare nei cortili di casa, adesso invece giocano con i telefoni. Non ci rendiamo conto che non abbiamo più giovani promettenti perché non c'è più un bacino di giovani da dove ripescare».