La Serie A è cambiata. E lui lo sa. Ai suoi tempi pur, giocando molto, la concorrenza era tanta perchè c'erano giocatori veramente degni della maglia azzurra. E la stragrande maggioranza erano italiani, nati e cresciuti nei vivai delle rispettive società. Stiamo parlando dell'attuale commissario tecnico della nazionale azzurra, di Roberto Mancini, che soltanto con la maglia blucerchiata sulle spalle ha giocato 424 gare e segnato 132 gol. Eppure in Nazionale il Ct attuale ha indossato la maglia azzurra soltanto 26 volte. Erano tempi in cui l'Italia aveva campioni di razza che corrispondevano ai nomi di Baggio, Zola, Del Piero. Tutti colleghi italiani veramente in gamba. Ora, dicevamo, la situazione è cambiata di molto e il Ct lancia un grido di allarme. «Così non va. In serie A - sostiene il "Mancio" - giocano pochi italiani. Vedo in panchina tanti nostri ragazzi che farebbero meglio degli stranieri. Serve più coraggio».

E per dare un segnale ha convocato il giovanissimo trequartista Nicolò Zaniolo, classe 1999 che, passato dall'Inter alla Roma, ancora non è stato impiegato da Eusebio Di Francesco. Sempre più riducendosi lo spazio di impiego di calciatori nostrani, diventa impresa ardua per un selezionatore mettere su una nazionale che sappia competere con le migliori e risalire la china in cui è finita con la esclusione recente dai mondiali. E allora alle società chiede più coraggio e, comunque, un'inversione di tendenza. Possiamo dire che il Frosinone del presidente Stirpe ha raccolto l'appello del Ct tanto che la formazione di Longo è tra le venti del massimo campionato che ha schierato più calciatori italiani in queste prime tre partite di campionato. In tutto sono stati quindici, e vanno dai 270' giocati dall'estremo difensore Marco Sportiello ai 5' in cui Claudio Beghetto è stato in campo.

Dopo il portiere, troviamo l'esterno Molinaro con 265', Zampano con 251', Ciano con 245', Maiello con 231' e via di seguito come si può vedere nella tabella pubblicata a destra. Se andiamo alle big, la Juventus ha impiegato tre italiani e per la precisione Chiellini, Bonucci e Bernardeschi; l'Inter quattro, D'Ambrosio, Candreva, Gagliardini e Politano; il Napoli tre, Luperto, Insigne e Verdi; la Lazio cinque , Acerbi, Parolo, Murgia, Cataldi e Immobile. Il Milan sei giocatori italiani: Donnarumma, Calabria, Romagnoli, Bonaventura, Cutrone e Borini. La Roma tra le big è la più italiana rispetto a Juventus Inter, Napoli e Lazio. Di Francesco ha finora utilizzato sei calciatori nati in Italia. Al Bologna, sono stati soltanto cinque: Mattiello, Poli, Orsolini, Falcinelli e Destro. Tre quelli della Fiorentina e tutti convocati da Roberto Mancini. Si tratta di Biraghi, Benassi e Chiesa. L'Udinese si conferma squadra con più stranieri come il Napoli. Solo quattro gli italiani utilizzati, sei in tutto nella rosa. Italiani in organico Il Frosinone, dopo il Parma, è la squadra che ne ha di più in rosa: 71%, contro il 75% della squadra ducale. Mentre Fiorentina e Lazio occupano una posizione di rilevo nelle classifica delle squadre più esterofile, rispettivamente con 22% e 24%. Nell'Atalanta, che ha basato sempre le sue fortune sul vivaio, i calciatorinati inItalia sono soltanto un terzo dell'intera rosa. Le percentuali delle big sono rispettivamente: 42% per la Juve, 43% per il Milan, 34% per la Roma, e28%per l'Inter. Napoli e Udinese, infine, sono le due formazioni che ne hanno di meno: solo il 19%