Un Frosinone in crescita. Un complesso che comincia a trovare quell'amalgama che solo con il passare delle giornate, per una formazione rinnovata rispetto alla scorsa stagione per ben 16 elementi, può trasformare un gruppo in una squadra.
Dopo la brutta prestazione nella gara d'esordio di Bergamo, alla seconda giornata (contro il Bologna sul neutro di Torino), i canarini hanno cominciato a mettere in mostra i primi miglioramenti. Sia sotto l'aspetto dell'intesa che fisico. Poi la trasferta dell'Olimpico contro la Lazio. Zero punti nel carniere, ma un altro piccolo passo avanti. Fase di non possesso sufficiente, ma anche qualche importante ripartenza, purtroppo non finalizzata a dovere. E qui si arriva a quella che, purtroppo, continua a restare una nota dolente di questo Frosinone fino ad oggi: la sterilità del reparto offensivo. E la riprova è quello zero nella casella dei gol realizzati nelle prime tre partite. Che poi diventano quattro se si aggiunge la sfida del terzo turno di Coppa Italia contro il Sudtirol.
Un problema che certamente non investe soltanto l'attuale coppia che compone l'attacco di Longo, Perica-Ciano, ma che comunque a livello di uomini potrebbe trovare una soluzione decisiva con il ritorno in campo di Daniel Ciofani.
La situazione di Ciofani
L'attaccante, come si ricorderà, era rimasto infortunato nella gara del 29 marzo al "Benito Stirpe" contro il Venezia. Per lui rottura del muscolo del quadricipite della coscia destra e delicato intervento chirurgico effettuato in Finlandia. Subito dopo Ciofani ha cominciato il periodo di rieducazione. Lavoro, lavoro e ancora lavoro. Prima sotto l'occhio vigile del fisioterapista Alberto Zovini e poi del preparatore atletico Gianluca Capogna. Nella tournée canadese, il capitano del Frosinone ha cominciato ad accelerare i tempi svolgendo ogni giorno doppie sedute tra palestra e campo. Da tre giorni è tornato finalmente a lavorare in tutto e per tutto con la squadra. A livello medico l'infortunio è del tutto superato. Adesso bisognerà soltanto ritrovare confidenza con il campo. Lui è pronto. Desideroso più che mai di tornare ad essere quel trascinatore che è sempre stato. Con i suoi gol, ma non solo quelli. Un esempio da seguire. Soprattutto per i nuovi. Quelli che non sembrano ancora aver assimilato quel dna unico che caratterizza chi veste la maglia del Leone. Al ritorno in campo dopo la sosta, vale a dire nella sfida interna contro la Sampdoria, Ciofani sarà a disposizione. Non potrà essere da subito il solito Ciofani, così come non dovrà essere caricato di particolari responsabilità. Non può certo essere lui in questo momento il "salvatore della patria", ma ha tutto per diventarlo. Come sempre.
A inizio ottobre rivedremo Gori
Da un cuor di... Leone ad un altro: Mirko Gori. Dopo l'operazione alla spalla, da una settimana il mediano sta svolgendo la preparazione con il professor Capogna e il 28 settembre è atteso da una nuova visita da parte del professor Milano. Ricevuto l'ok, potrà quindi rientrare in gruppo e a metà ottobre tornare a completa disposizione di mister Longo.
E poi i "gemelli della sfortuna": Luca Paganini e Federico Dionisi. Entrambi reduci dall'operazione al legamento crociato del ginocchio sinistro. Anche loro non stanno davvero perdendo tempo, e senza correre rischi inutili, potranno tornare a giocare una partita ufficiale a inizio del girone di ritorno.