Nel terzo appuntamento di questa serie A 2018/2019 il Frosinone, alle 20.30, si troverà al cospetto della "cugina" Lazio in quella casa immensa che è l'Olimpico. Sfida certamente complicata per gli uomini di mister Longo, reduci dal pari contro il Bologna che ha fruttato il primo punto stagionale. Di fronte una compagine in cerca di riscatto. I biancocelesti, infatti, vengono da due sconfitte consecutive sebbene siano maturate contro Napoli e Juventus. L'occasione della sfida interna contro i giallazzurri ingolosisce i padroni di casa, affamati di punti in un avvio di competizione quantomeno complicato. I ciociari, nel frattempo, ritrovano il loro pubblico: scontate le due giornate a porte chiuse e in campo neutro, i tifosi frusinati si sono smossi per dare il loro supporto a Ciano e compagni in quel di Roma e saranno presenti in circa 3mila questa sera. Non sono solo i verdetti del campo, però, a destare clamore nell'ambiente sportivo. La Nord ha infatti sollevato un vero e proprio polverone con un volantino apparso in curva in occasione del match contro il Napoli in cui si invitavano le donne a non stare nelle prime dieci file; questo il succo del discorso, perché queste prime file sono "una linea trincerata" e lo stadio non è "un'alternativa alla spensierata e romantica giornata a Villa Borghese". Firmato Irriducibili. Tanti i temi, dunque, che ruotano attorno a questo "derby regionale" e che abbiamo affrontato assieme alla giornalista di www.laziocrazia.eu Valeria Rainaldi.

Due sconfitte per la Lazio ma con altrettante big. Come sono vissute dall'ambiente biancoceleste?
"Sapevamo che sarebbe stato un inizio difficile. Incontrare subito due big ha i suoi pro e i suoi contro: ti dà modo di tenere alta l'attenzione da subito, ma allo stesso tempo sai che c'è il rischio che possa andare male. Nonostante fossero all'apparenza due partite proibitive la Lazio ha saputo mettere in campo buone prestazioni. Con la Juve tre quarti della partita sono stati giocati alla pari se non fosse stato per l'eurogol di Pjanic. I bianconeri hanno singoli di grande calibro che riescono a sbloccarti la partita da un momento all'altro e la Lazio ha pagato questo nel match di sabato. E' normale che nell'ambiente laziale la serenità sia poca, la classifica recita 0 punti: un rischio che ci può stare dopo aver incontrato due tra le più forti del campionato, ma serve ripartire con un risultato positivo".

Come arrivano gli uomini di Simone Inzaghi quindi alla partita contro il Frosinone?
"Ogni partita è a sé. La Lazio arriverà a questo scontro sicuramente con le giuste motivazioni e la giusta carica per portare a casa il risultato. Due sconfitte bruciano e pesano e serve smuovere la classifica. Fisicamente i giocatori hanno dimostrato di stare bene, siamo all'inizio e non c'è stanchezza. E' solamente un fattore mentale, secondo me, che va assolutamente sbloccato. Inzaghi è fedele alla difesa a 3 e, nonostante i risultati, non penso cambierà modulo rispetto alle prime due partite. L'unico dubbio è Parolo sì o Parolo no. Sembra che il mister non sia rimasto soddisfatto della sua prestazione contro la Juventus e potrebbe quindi lasciarlo in panchina al posto di Badelj".

Che gara si aspetta? Pronostico?
"Mi aspetto sicuramente il match del riscatto. La Lazio non può permettersi un altro ko. Deve entrare in campo al 100% della condizione fisica e mentale, creare tanto ed essere quanto più cinica possibile sotto porta. Questa volta l'avversaria è largamente alla sua portata e non ha più scuse. In più dalla sua ha anche il fattore campo, non mancherà di certo il tifo e il sostegno per arrivare alla vittoria. Un risultato positivo serve, per la classifica e per il morale. Vorrei vedere nei giocatori la giusta cattiveria e la convinzione di poter fare bene. Sicuramente la fame di vittoria, dopo le prime due sconfitte, non mancherà. Pronostico? Sono troppo scaramantica e non amo farne. Preferisco rimanere in silenzio augurandomi sempre il meglio per la mia Lazio, ovviamente".

Parliamo della tifoseria femminile, la Lazio ha un grosso seguito. Ci racconti come le tifose vivono la partita?
"Le tifose laziali sono eccezionali. Seguono assiduamente la squadra allo stadio e hanno una passione sconfinata per questi colori. Le vedi tra gli spalti con i propri mariti o i propri figli, sono instancabili e agguerrite, proprio come la Lazio. Vivono con questa passione che per 90 minuti a settimana le porta ad evadere dal resto e amano sentirsi parte di un qualcosa di così tanto grande come la tifoseria, che per loro è come una seconda famiglia.

Com'è stato preso il comunicato della Nord sulle tifose dalle stesse? E lei cosa ne pensa?
"Un comunicato tanto inaspettato quanto agghiacciante. Parole che fanno fatica anche ad essere lette perchè prive di senso. Le tifose sono la marcia in più di una tifoseria e meritano di sedersi dove meglio credono, sia anche la prima fila della Curva Nord. E' finito il tempo in cui la donna di calcio non capiva nulla, o forse non è mai iniziato. Da tifosa laziale mi sento profondamente delusa da un volantino che non meritava nemmeno di essere scritto. Fortunatamente la forza e l'amore delle tifose è più forte e più grande di questa stupidità, che suona anche molto come arretratezza mentale. Ma siamo qui e oggi, e la realtà è che le donne, le tifose ci sono e ci saranno, sedute al fianco della loro squadra a gridare la loro passione. Questo è quello che più conta, nessuno potrà toglierglielo".

Tifosi ma soprattutto tifose vip?
"I vip che tifano Lazio sono tantissimi, dai simpaticissimi Pino Insegno ed Enrico Brignano, al famoso gladiatore Russel Crowe, all'attore Giorgio Pasotti e al cantante Marco Mengoni. Ma tante sono anche le vip biancocelesti, prima fra tutte Anna Falchi, e poi Nancy Brilli, Ilaria d'Amico e Asia Argento. Ma la più importante resta sempre Elena Fabrizi (Sora Lella) che disse: "Per chi tifo? So della Lazio, anche perché quando sono nata io la Roma non esisteva"".