Il debutto "casalingo" del Frosinone coincide con il primo punto della stagione. I ciociari sono stati costretti a scontare il secondo e ultimo turno a porte chiuse e in campo neutro nel match di ieri con il Bologna a causa della sanzione ricevuta dopo la finale play off contro il Palermo della passata stagione. Uno scherzo del destino o meglio del calendario e del giudice sportivo ha fatto sedere di nuovo Moreno Longo sulla "sua" panchina del "Grande Torino". In questo stadio il tecnico dei canarini ha conquistato la Supercoppa Italiana Primavera nel novembre 2015 alla guida dei granata. Ed ora lo stesso stadio piemontese passerà alla storia anche come quello dove mister Longo ha ottenuto il primo punto in Serie A da allenatore.

Certo è che il tecnico avrebbe sperato in qualcosa di più, vista anche la prestazione offerta da Molinaro e compagni al cospetto del Bologna di Inzaghi: «Nei primi 25 minuti abbiamo faticato un po' - il commento del tecnico del Frosinone.
Con le mezzali non riuscivamo ad imporci entrando poco in profondità. Poi siamo cresciuti e nel secondo tempo ci siamo messi a posto. Devo fare i complimenti ai ragazzi, se avessimo vinto non avremmo rubato nulla». Il Frosinone è apparso in crescita rispetto all'esordio contro l'Atalanta. Passi in avanti dettati sicuramente da una condizione fisica migliore, da un avversario alla portata e da un lavoro settimanale incentrato anche sull'asp etto mentale della squadra: «Ci affacciamo in questo campionato da neo-promossa e piano piano ci adatteremo a questa categoria - ha proseguito Longo al termine del l'incontro. Bergamo? Non voglio parlarne ancora, ma in questi periodi la condizione atletica fa la differenza e l'Atalanta è la migliore del campionato in questo momento. Con il Bologna, che ha la nostra stessa condizione atletica, abbiamo giocato alla pari. Credo che si siano viste buone cose ma ovviamente dobbiamo migliorare molto. Nella ripresa abbiamo creato tante situazioni interessanti, se avessimo vinto non avremmo rubato nulla».

Un Frosinone attento in fase difensiva, reparto in cui si è visto un ottimo Brighenti, all'esordio in Serie A: «Ci avrei messo la mano sul fuoco, lavoriamo insieme da anni e sapevo che si sarebbe fatto trovare pronto. Hallfredsson? Purtroppo si tratta di un problema muscolare, da valutare nelle prossime ore». Giocare a porte chiuse e in campo neutro ha "regalato "uno scenario davvero brutto: «Il calcio è dei tifosi, lo dico da sempre: questo è uno scenario orribile, difficile trovare altre motivazioni a gara in corso. L'adrenalina del pubblico ti permette di fare anche partite diverse e ti aiuta in tante circostanze. Prendiamo atto e ora ci prepariamo per la prossima partita dove mi aspetto un ulteriore step di crescita». Ma il "Grande Torino" non può che evocare, in ogni caso, ricordi positivi a Moreno Longo: «Per quanto mi riguarda questo stadio mi lascia ricordi piacevoli conclude il tecnico ma l'attenzione adesso è solo per il Frosinone e per centrare un obiettivo che sarebbe storico per la società»