La prima sezione del Collegio di Garanzia del Coni, riunitasi nel tardo pomeriggio odierno, si è pronunciata sui ricorsi di Palermo e Frosinone. Nel primo caso la società rosanero, giunta all'ennesimo ricorso, chiedeva di annullare l'omologazione del risultato della finale play off disputatasi nello scorso mese di giugno al Benito Stirpe (e terminata con il risultato di 2-0 per il Frosinone che è valso ai giallazzurri la promozione in serie A); nel secondo caso, invece, la società canarina chiedeva una riduzione della sanzione comminata a suo carico per la nota vicenda dei palloni gettati in campo sul finale del match, e cioè le due gare da disputare in campo neutro e a porte chiuse.

Ebbene, per il Palermo ancora una volta non c'è stato nulla da fare: ricorso rigettato di nuovo, con il 2-0 maturato sul campo che non sembra assolutamente in pericolo. Ma brutte notizie sono arrivate anche per il Frosinone. La stessa prima sezione del Collegio di Garanzia del Coni, infatti, non ha preso in considerazione le motivazioni addotte dal Frosinone, ritenendo "inammissibile" il ricorso presentato. Quindi, non solo non ha ritenuto di dover ridurre le sanzioni inizialmente comminate, ma ha considerato le stesse non commisurate alla gravità dei fatti verificatisi ed ha rispedito la palla alla Corte sportiva di appello chiamata a ridefinire la sanzione comminata in precedenza dallo stesso organo giudicante lo scorso 27 giugno (ovviamente in composizione diversa).

La sensazione, leggendo il dispositivo della sentenza, è purtroppo quella che si possa andare verso un ulteriore aggravamento della sanzione stessa, con il rischio che le gare da disputare in campo neutro e a porte chiuse possano essere più di due. Il danno per il Frosinone sarebbe enorme, dal punto di vista economico innanzitutto, visto che potrebbero saltare le gare interne con Sampdoria e, soprattutto, contro la Juve di Cristiano Ronaldo. E poi il pericolo, concreto, di perdere punti preziosi nell'avvio del campionato derivante dalla circostanza di dover giocare gare contro avversarie molto forti, se non fortissime come la Juve, lontani dal "Benito Stirpe" e senza il sostegno del proprio pubblico. 

In merito, proprio in queste ore, si stanno susseguendo vertici e riunioni ai massimi livelli da parte della società giallazzurra, che deve rapidamente pianificare una strategia e una linea difensiva adeguate a scongiurare un appesantimento della sanzione che già grava come un macigno sulle spalle della società