Appuntamento con una nuova esclusiva di un calciatore del Frosinone calcio, e scelta che è ricaduta su un altro dei componenti di quella vecchia guardia capace di portare per due volte il Frosinone nell'olimpo del calcio italiano: Paolo Sammarco. Trentacinque anni da poco compiuti, l'ex Sampdoria Chievo e Udinese (solo per citare le squadre con le quali il centrocampista ha giocato in A) non ha certo bisogno di presentazioni. Il Frosinone sta cercando calciatori esperti per la massima serie come ad esempio è accaduto con Molinaro? Ebbene, uno lo ha già in casa.
Basta pensare che nella prima volta dei giallazzurri nella massima serie, Sammarco ha collezionato ventotto presenze mettendo anche a segno quattro gol. Ma soprattutto è risultato tra i più positivi in assoluto di quel Frosinone griffato Roberto Stellone. Prima domanda d'obbligo dopo l'intervento al ginocchio per la ricostruzione del legamento crociato che si era rotto durante la partita contro il Parma.
Come sono le tue condizioni?
«Molto buone. Facendo i dovuti scongiuri posso dire che il problema è del tutto superato. Lo dimostra il fatto che da inizio ritiro sto lavorando benissimo alla pari di tutti gli altri compagni».
Un giudizio su questo ritiro e la preparazione fino ad oggi?
«Sicuramente stiamo facendo le cose molto per bene. Tutti ben consci del fatto che dalla prima volta in A poteva arrivare qualsiasi risultato e già così eravamo contenti, mentre ora abbiamo un obiettivo ben preciso: la salvezza a tutti i costi».
Sul fronte mercato che tipo di squadra pensi stia nascendo?
«Si lavora, come dice la società, per rafforzare la rosa con giocatori che hanno già esperienza nel massimo campionato. L'arrivo di Sportiello e Molinaro su tutti, ne sono la conferma».
Un Frosinone più forte di quello che ha giocato la Serie A nella stagione 2015/2016?
«Direi di sì. Almeno nelle intenzioni di tutti, noi giocatori per primi. Ma è chiaro che poi come sempre sarà il campo a dire se le cose sono state fatte bene o meno».
Quali le squadre contro le quali lottare per centrare la permanenza nella massima serie?
«A differenza dell'altra volta, ritengo che ci siano più formazioni che saranno lì come noi a lottare fino alla dine per salvarsi. Fare dei nomi adesso non è facile. Parlerei di incognita per chi ha cambiato molto come ad esempio Genoa, Sampdoria o Udinese, di quelle neo promosse, e poi altre formazioni come ad esempio Cagliari, Chievo e Spal. Prevedo un campionato con una classifica divisa in due tronconi, dove per noi sarà fondamentale partire forte. Chiaramente calendario permettendo»