Un test amichevole sicuramente valido, quello svolto dal Frosinone venerdì sera (sabato notte in Italia) contro la formazione del Vaughan Soccer.
Chi poteva pensare a una passeggiata da parte dei canarini, è stato subito smentito da una formazione certamente di buon livello. Dotata di forza atletica, personalità e anche buona tecnica per molti suoi elementi. Una squadra, quella canadese che, l'altro si era anche portata in vantaggio grazie a un calcio di rigore trasformato da Sacramento e che si era procurato un ciocaro "doc" quale Marco Arnone.

Davvero un buon giocatore, il centrale di centrocampo del Vaughan, di passaporto canadese, mamma di Frosinone, dove vivono tutti i suoi cugini.
«Per me è stato un sogno giocare oggi contro di loro, dopo aver seguito in tv tutto il percorso che hanno fatto per tornare in Serie A. Sono felicissimo per questa amichevole e aver potuto scambiare la maglia con quello che è il mio idolo nel Frosinone: Federico Dionisi».
Chiacchierata d'obbligo poi con il tecnico Moreno Longo per un giudizio sull'amichevole ma soprattutto sul momento della sua squadra sotto tutti i punti di vista.
«Questa partita ha rappresentato il primo passo verso il miglioramento quotidiano che con il passare dei giorni ci porterà fino al raggiungimento della migliore condizione. Premesso cià direi che si è trattato di un buon test, contro una squadra sicuramente di livello inferiore rispetto al Frosinone, ma che in pieno campionato e quindi con una condizione atletica ben superiore alla nostra. Per cui posso ritenermi soddisfatto di quanto fatto dai miei ragazzi in questa occasione. La cosa più importante in queste prime uscite della stagione è vedere la disponibilità dei calciatori nel recepire e poi mettere in pratica quei dettami tecnico-tattici che proviamo in continuazione. Sicuramente c'è tantissimo da lavorare, ma la disponibilità che sto trovando in tutti i miei giocatori, rappresenta già di per se un ottimo punto di partenza».

Un giudizio sui nuovi, dei quali cinque su sei hanno giocato nella formazione iniziale?
«Si stanno integrando bene, ma quello che voglio sottolineare in maniera particolare, è il fatto che oltre ad essere dei buoni calciatori, sono anche ottimi uomini».

Si aspettava un'accoglienza così calorosa e quasi 1500 spettatori a tifare Frosinone?
«Tutto questo affetto fa immenso piacere. Eravamo in parte stati preparati al fatto di trovare un ambiente molto caloroso, ma ora constatarlo di persona ci rende ancora più orgogliosi di essere qui a difendere i colori del Frosinone».
Anche Andrea Beghetto è rimasto colpito in maniera positiva dall'accoglienza riservata a lui e i suoi compagni, ma anche dal buon livello del calcio canadese.
«Abbiamo incontrato davvero una buona squadra. Che ha provato a giocare al calcio dall'inizio alla fine. E questo mi ha stupito. Nel senso che non mi aspettavo davvero che il calcio canadese fosse su questi livelli. In generale una bellissima esperienza, ritenuta tale anche da parte dei miei compagni».

Come conferma Luca Matarese.
«Una partita davvero tosta considerando che era il primo vero test. Abbiamo cercato di mettere in pratica quello che ci chiede in continuazione il mister in questo periodo di preparazione. Ossia giocare palla a terra e in maniera veloce. Allenamento dopo allenamento acquisteremo la giusta condizione per presentarci preparati nel modo giusto al via della nuova stagione».
Esterno di centrocampo nella passata stagione, ora Longo sta provando Matarese come seconda punta.
«Anche in questo ruolo mi trovo bene. L'importante è mettersi sempre a disposizione per quello che ti chiede l'allenatore».