Se fosse una canzone sarebbe una della playlist del dottor Giorgi, lo speaker dello stadio: "Urlando contro il cielo" di Ligabue. Il rocker emiliano canta un episodio autobiografico realmente accaduto: un giorno, in piena campagna, si fermò e iniziò spontaneamente ad "urlare contro il cielo" per scaricare tutta la sua tensione interiore. Hanno urlato contro il cielo, ma forse verso il cielo, il Frosinone e i sedicimila dello Stirpe. "Non ci piegheranno finchè il nostro cuore non creperà..." Se fosse un fumetto, il Frosinone sarebbe Tex Willer: insensibile a pallottole e frecce, un duro. Dalla mira perfetta (Ciano e Maiello docet). Dalla tempra d'acciaio. Inscalfibile. E che alla fine, ferito e ammaccato, vince tutte le sue battaglie.
E dà sempre appuntamento alla prossima avventura. To be continued...

Se fosse una citazione, sarebbe (magari non famosissima) questa di Albert Einstein: «Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo». Se fosse un fim? Nessun dubbio: "Die Hard", duri a morire. John McClane contro tutto e tutti... Se fosse una poesia, sarebbe "Tre Momenti"di Umberto Saba. I versi finali: «Festa è nell'aria, festa in ogni via./ Se per poco, che importa? / Nessuna offesa varcava la porta,/ s'incrociavano grida ch'eran ragazzi. La vostra gloria, undici ragazzi, come un fiume d'amore...». Infine, se fosse un quadro, sarebbe "Partita di calcio" di Carlo Carrà.
Con quel pallone sospeso a mezz'aria che cattura sia l'attenzione dei giocatori impegnati in campo, sia quella dell'osservatore esterno. Paragoni irriverenti, ma il nostro è solo un gioco. Vogliate perdonarci...