A guardare i numeri, nudi e crudi, il dominio del Palermo sembra essere stato imbarazzante, nonostante sia partito con l'handicap del gol subìto a freddo (il capolavoro di Ciano). Forse bisognerebbe andare oltre e guardarla con una lente addizionale. E cioè con il punto di vista di una squadra, quella ospite, che sin dall'inizio ha provato a contenere per portare a casa un risultato positivo e giocarsi tutto in casa, con due risultati su tre a disposizione. Una tattica che non ha premiato, è arrivata una sconfitta, ma con il minimo scarto. E vincere a Frosinone, con qualsiasi risultato, non sarà impossibile.
Per tornare a quei numeri, fanno impressione i tentativi: 24 tiri a 2, ma anche quelli diretti verso la porta: 5-1. Per passare ai calci d'angolo, anche questi nettamente a favore dei rosanero: 9-1.

Doppio anche il numero dei passaggi totali, ma anche con il Cittadella si era visto questo tipo di differenza: ieri sera 522 la ragnatela palermitana, contro i 280 passaggi dei ciociari. Però i numeri sono spesso dati sterili nel calcio e il bicchiere per il Frosinone potrebbe anche essere visto mezzo pieno se è vero come è vero che il Palermo ha difettato (e molto) di precisione, Coronado ha creato scompiglio ma pochi assist pericolosi, sulle fasce non ha potuto alzare più di tanto l'asticella offensiva. Scavando tra le pieghe delle statistiche non c'è ma sicuramente farà la differenza, la compattezza di squadra dei giallazzurri che allo "Stirpe" sarà fondamentale nell'atteggiamento. Perchè se è vero che basta vincere di un gol, è altrettanto vero che subire una rete complicherebbe molto i piani di Longo. Come si dice in questi casi, ai posteri l'ardua sentenza.