A Palermo i primi segnali di una squadra stanca mentalmente e a corto di idee. Ma si giocava contro una corazzata e quindi alla fine quella prestazione è stata archiviata in maniera quasi sufficiente. Poi la partita interna contro la Salernitana.
Ma non è cambiato nulla. Nonostante di fronte ci fosse una formazione di buon livello, allenata bene, ma sicuramente dispessore bendiverso rispetto ai siciliani, il Frosinone ha faticato ugualmente in maniera incredibile per costruire alla fine una sola vera palla gol. Domenica a Terni copione identico. Due occasioni da rete create, di cui la prima su calcio piazzato e poi nulla più. E questa volta pur avendo di fronte il fanalino di coda della serie cadetta, capace di mettere in campo soltanto tanta corsa nei primi trenta minuti e poi scomparire letteralmente dal campo. Ciò nonostante nell'ora in cui gli umbri pensavano solo a difendere e in maniera anche disordinata, il Frosinone non ha mai calciato nemmeno una volta dentro lo specchio della porta di Sala. Salernitana e Ternana. Due indizi che fanno una prova.
La squadra canarina è stanca mentalmente.
Non riesce più a fare quelle cose che fino a un mese fa hanno quasi sempre messo in difficoltà l'avversario di turno.
Da una parte, oggi le formazioni che affrontano il Frosinone sanno dove andare a raddoppiare sistematicamente le fonti del gioco lasciando di contro liberi per il giro palla quei calciatori canarini che hanno i "piedi meno buoni", ma dall'altra sono gli stessi giocatori di Longo a non avere più quello sprint, mentale prima che fisico, di attaccare per andare a fare male. Non abbiamo mai dimenticato quella frase che nel nostro "modesto" corso per allenatore ci disse tanti anni fa il responsabile della parte tattica e tecnica: «Ricordatevi che l'allenatore è un uomo solo. Contro tutti».
E così da sempre, avendo ricoperto immodestamente anche quel ruolo per tanti anni, mai ci è passato per la testa di"attaccare" un allenatore al primo ipotetico errore o scelta di modulo e uomini. Perchè solo lui conosce lo spogliatoio, vive la settimana con i suoi ragazzi e può giudicarli uno ad uno e poi scegliere. Però oggi, vedendo questo Frosinone in crisi di risultati, ma per certi versi anche di gioco, davvero non riusciamo a comprendere perché Longo e i suoi collaboratori non cerchino soluzioni nuove. Sempre immodestamente, noi riteniamo che in questo momento i canarini non riescono più a "sopportare" questo modulo. E quando parliamo di modulo non intendiamo i "numeri". Perché alla fine il 3-4-1-2, il 3-4-2-1, il 3-5-2 e via dicendo, hanno valore certamente non determinante nel risultato di una partita. Ma possono aiutare gli stessi giocatori.
Come non capire che in questo momento, al di là del fatto che gli avversari, come premesso in precedenza, ti conoscono più di prima, questa squadra ha troppi giocatori che non "sopportano" più in particolar modo la difesa a tre e la mediana a due? Gli esterni di centrocampo aspettano l'avversario diretto a tre metri. Non lo attaccano mai. Problema fisico? Non sembrerebbe considerando che alla squadra corre fino al 90'. O forse accade proprio perchè si risparmiano energie nell'attaccare l'avversario come accadeva fino a qualche mese fa? E così sul giro palla avversario la linea di difesa diventa subito a cinque, in mezzo al campo i due centrali si devono fare il c...e gli attaccanti pensare più che alla fase di non possesso che a quella contrario. Risultato? Zero gol nelle ultime tre partite e, soprattutto, occasioni da rete create negli ultimi 270' che possono tranquillamente essere contate usando le dita di una sola mano.