Sarà una casualità, o quantomeno lo speriamo vivamente, ma per la seconda volta in queste prime quattordici gare di campionato il Frosinone è stato fermato sul più bello. Quando, cioè, stava per "spiccare" il volo. Non da un avversario che in campo si è dimostrato più forte della formazione ciociara, perché in quel caso tanto di cappello, ma solo ed esclusivamente da una direzione arbitrale penalizzante in maniera decisiva. Era accaduto alla terza di campionato, quando i canarini si erano presentati a Pescara primi della classe a punteggio pieno, e la stessa cosa si è ripetuta sabato sera a La Spezia, con i giallazzurri che erano scesi in campo al "Picco" nelle vesti di capolista solitaria. All'Adriatico finì in parità, con un gol irregolare per netto fuorigioco a inizio azione concesso alla squadra di Zeman e la rete del successo per 4-3 del Frosinone nettamente valida annullata a Daniel Ciofani.
E in parità si è chiusa la partita contro la squadra di Gallo. Con i padroni di casa che hanno ottenuto l'uno a uno finale grazie a un calcio di rigore inventato, e i ciociari che a pochi minuti dallo scendere si sono visti annullare il gol del 2 a 1 siglato da Citro per un fallo in aria spezzina di Terranova che in pochi hanno visto. Episodi che fanno parte del calcio, commenteranno gli innumerevoli saggi di questo sport, ma che in questa prima parte di stagione, esattamente un terzo della stessa, hanno sempre e comunque penalizzato la squadra di Longo. Sia ben chiaro, nessuno si aspetta dei favoritismi, ma soltanto il giusto. Perché se così fosse stato, oggi il Frosinone sarebbe leader del campionato con ben quattro punti sulle più immediate inseguitrici.
Premesso ciò, e augurandoci che da qui in avanti siano soltanto i veri "ladri" ad essere "puniti" (è stato a dir poco scandaloso e inaccettabile il coro riservato dal "Picco" al Frosinone per tutto l'arco della contesa riferito a quel gol non assegnato lo scorso anno ai liguri nella partita del Comunale con la sfera che aveva si superato la linea di porta, ma in ogni caso da annullare per fuorigioco attivo di un giocatore posizionato tutto solo davanti a Bardi), sabato notte i canarini sono comunque tornati a casa con la consapevolezza di aver giocato una grandissima partita sotto tutti i punti di vista, di aver mostrato una crescita importante sotto il profilo mentale, fisico e del gioco, e di poter essere più forti anche della sfortuna (ben sette i giocatori assenti per infortunio e squalifica al Picco") e di una direzione arbitrale penalizzante.
Nessun problema per aver perso la vetta
Per questo siamo convinti che aver perso il primo posto a vantaggio del Palermo, non rappresenterà nessun problema per la formazione di Moreno Longo. Con l'andare del tempo la sua squadra prende sempre più convinzione dei propri mezzi e la coscienza di dover vivere alla giornata. Partita dopo partita. Con il rientro a tempo pieno di Brighenti e la crescita di Maiello, che sta tonando il giocatore della passata stagione, questo Frosinone può puntare a qualsiasi traguardo. E senza dimenticare che Dionisi non è ancora al 100%, e Besea ha ampi margini di miglioramento.
Da oggi testa alla gara di venerdì con l'Avellino
Rientrata soltanto nella mattinata di domenica nel capoluogo ciociaro (in pullman) la formazione giallazzurra ha osservato ieri un giorno di riposo, per tornare in campo quest'oggi quando comincerà a preparare la gara di venerdì sera al "Benito Stirpe" contro l'Avellino. Per l'occasione l'allenatore del Frosinone potrà nuovamente disporre di Ariaudo che ha scontato il turno di squalifica e, quasi certamente, di Gori e Matarese che sono pronti per riunirsi in tutto e per tutto al resto dei compagni. Qualche speranza si nutre anche per Soddimo. In definitiva dei sette indisponibili della gara del "Picco" la lista potrebbe assottigliarsi a tre soli calciatori: Paganini, Sammarco e Frara.