Un pareggio estremamente giusto quello con il quale il Frosinone è tornato dalla trasferta di Venezia. Un punto che muove la classifica e permette alla formazione canarina di restare nel gruppone delle migliori. Ma alla luce di quello che è il valore delle due rose, dalla gara del "Penzo" ci si poteva certamente attendere qualcosa in più. Magari anche pareggiare ugualmente, ma mettendo in mostra un gioco migliore di quello sciorinato contro l'undici di Pippo Inzaghi. Concordi sul fatto che il Venezia è squadra compatta, quadrata in fase difensiva e pericolosa in contropiede se si lascia libera di ripartire in spazi aperti, ma ciò non toglie che la qualità del Frosinone avrebbe dovuto mettere più in difficoltà di quanto accaduto i neroverdi lagunari. Nessuna palla gol creata, al di là di quella concretizzata nel migliore dei modi da Matteo Ciofani ne sono la dimostrazione. Una sorta di ripetizione della sfida del "Benito Stirpe" contro il Palermo. Ma se in quel caso avevamo ritenuto giusto affrontare il più quotato avversario cercando in primis di chiudere tutti gli spazi, riuscendoci alla fine nel migliore dei modi, questa volta riteniamo che il Venezia, almeno per quanto la formazione di Inzaghi ha messo in mostra contro i giallazzurri, sia in qualche modo stato sopravvalutato. Una sorta di vorrei, ma non posso da parte del Frosinone. Attenzione, nessuno si aspettava una partita all'arma bianca dal parte della squadra di Longo, ma una maggiore volontà di darle prima di non prenderle, sicuramente.

In un torneo così equilibrato serve un'accelerata
Comunque in classifica è cambiato poco o nulla. Il nome della nuova leader, ma non la posizione e il distacco dalla vetta dei canarini. Scontato a questo punto che in un campionato così equilibrato diventa fondamentale dare continuità ai risultati, come dichiarato più volte da mister Longo, ma anche provare a dare un'accelerata. Almeno fino alla trasferta di Empoli, la seconda e ultima squadra insieme al Palermo che noi riteniamo poter vantare una qualità superiore al Frosinone. Con questo non vogliamo dire che contro tutte le altre i canarini dovranno sempre vincere, ma sicuramente provarci con maggiore convinzione di quanto non sia accaduto a Venezia.

Dionisi fondamentale per dare imprevedibilità
Daniel Ciofani appare troppo spesso isolato in avanti. Solo Ciano di tanto in tanto gli gioca vicino. Soddimo, invece, si abbassa troppo. Gli piace avere palla tra i piedi e per farlo a volte va a prendersela addirittura davanti ai difensori. Ed ecco che a quel punto la manovra dei canarini diventa prevedibile. Fondamentale pertanto il recupero completo e quindi il rientro di Federico Dionisi. L'altro giocatore, insieme a Ciano e Citro (fino a questo momento impiegato solo in corsa) in grado di tirare fuori dal cilindro giocate vincenti negli ultimi venti metri. Al di là di quello che potrà essere il modulo di difesa e centrocampo, noi siamo convinti che con il fantasista libero di agire alle spalle delle due punte, questo Frosinone può fare male sempre e ovunque. Anche se gli altri componenti dell'undici badano solo alla fase di non possesso.