Affermare che i derby non si giocano ma si vincono, non è affatto un luogo comune come potrebbe sembrare. Perché la storia ha insegnato da sempre che nelle gare di questo tipo molto spesso i favori del pronostico non vengono per nulla rispettati, ma al contrario ribaltati. Ed è sicuramente questo uno dei motivi principali per cui l’ultima cosa alla quale dovrà pensare il Frosinone questo pomeriggio nella sfida del “Francioni” è la classifica. Perché in un derby si azzera tutto. Anche quel divario di quindici punti che permette ai canarini di occupare la seconda piazza della graduatoria generale e ai pontini il sedicesimo posto con una sola lunghezza di vantaggio nei confronti della zona play out.

I derby si vincono con la testa e con il cuore. Due caratteristiche che ai giallazzurri non hanno certamente mai fatto difetto. E in particolare proprio negli ultimi tre derby vinti, appunto, con la testa e con il cuore prima che con la tecnica e la tattica. E allora oggi al “Francioni” sarà fondamentale, molto più che in altre occasioni, l’approccio mentale alla partita. Quello, tanto per intenderci, che al Frosinone è mancato a Vercelli quando, contro un avversario più o meno di pari valore del Latina, la squadra di Marino ha lasciato all’avversario la possibilità di esaltarsi al massimo fin dalle prime battute sfruttando, non ultimo, anche il fatto che i canarini erano scesi in campo con un modulo tattico non del tutto adatto alle caratteristiche di diversi giocatori schierati nell’undici titolare.

E a proposito di modulo, sembra scontato che anche oggi i ciociari scenderanno in campo con il 3-5-2 delle ultime partite, anche se alla luce di quelli saranno i prescelti da Marino per comporre la formazione iniziale, in corso d’opera e a seconda di alcune situazioni di gioco, il 3-5-2 potrebbe trasformarsi in un 3-4-1-2. Ma andiamo per ordine ricordando che per la partita del “Francioni” l’allenatore dei ciociari potrà contare su tutti i giocatori della rosa a sua disposizione fatta eccezione per i noti infortunati Paganini e Brighenti, oltre allo squalificato Bardi. Tra i convocati anche l’ultimo acquisto Terranova che, però, partirà dalla panchina.

A questo punto solo dubbi di abbondanza per l’allenatore dei ciociari, che dovrà essere bravo a non sbagliare nessun tipo di scelta, puntando su una squadra in grado di regalare equilibrio tattico e soprattutto, come più volte ripetuto, tanta grinta, determinazione, spirito di sacrificio e cattiveria agonistica. In altre parole capace di giocare “anema e core”.

Entrando a questo punto più nel dettaglio di quelle che potranno essere le scelte iniziali di Marino, in porta ci sarà Zappino che prenderà il posto del già citato Bardi. Scontata anche la linea a tre difensiva con la conferma degli stessi calciatori scesi in campo venerdì scorso nella vittoriosa gara con il Brescia: Matteo Ciofani sul centro-destra, Krajnc sul settore opposto e Ariaudo centrale. Nessun dubbio nemmeno per quel che riguarda la coppia di esterni chiamati a “galleggiare” tra la linea arretrata e quella mediana. Fiamozzi si occuperà della fascia destra e Mazzotta di quella sinistra. L’abbondanza per il tecnico Marino c’è soprattutto a centrocampo con cinque calciatori, Maiello, Soddimo, Gori, Kragl e Frara, in lizza per due maglie. In altre parole l’unico giocatore della mediana certo di una maglia è Sammarco. Nessun dubbio, invece, per quanto riguarda l’attacco dove nonostante la buona prova contro il Brescia, Mokulu è destinato a lasciare il posto da titolare a Dionisi al rientro dopo il turno di squalifica e pronto a ricomporre il tandem offensivo in coppia con l’amico Daniel Ciofani.