Il ruggito del "leone" scuote ancora il capoluogo e arriva pure in consiglio comunale. E gli eroi che hanno fatto l'impresa saranno cittadini di Frosinone per sempre. Perfino nella memoria storica. Oltre che sportiva.
Spirito di sacrificio, gioco di squadra e duro lavoro hanno portato il Frosinone Calcio a conquistare la terza promozione in Serie A della sua storia. E ieri pomeriggio il Comune ha voluto premiare la squadra con il conferimento della cittadinanza onoraria, votato all'unanimità dal Consiglio. Un motivo di orgoglio per l'intera città che è tornata a sognare come il 1° maggio, quando il triplice fischio contro la Reggina si è tradotto nella matematica promozione. Soprattutto in un campionato ricco di emozioni e di record.
Ieri è arrivato il momento del giusto riconoscimento per l'impresa sportiva portata a casa dalla squadra del presidente Maurizio Stirpe. Tutti presenti allo stadio "Benito Stirpe". Dirigenza, staff e giocatori hanno ricevuto gli attestati di benemerenza da parte del sindaco Riccardo Mastrangeli che ha scelto parole significative e ricche di orgoglio per l'intera società sportiva.
«Oggi sentiamo le farfalle nello stomaco dopo un'intera stagione in cui questa squadra e questa società hanno regalato a tutti i tifosi e alla città di Frosinone una serie inesauribile di emozioni – ha detto il sindaco – La corsa del Frosinone Calcio verso il traguardo della promozione è stata una corsa da record, in un campionato che tutti gli osservatori hanno riconosciuto come uno dei più difficili degli ultimi anni. Oggi vogliamo celebrare la conquista di un sogno, il coronamento di una grande avventura calcistica che, nel corso del tempo, è stata in grado di sviluppare una vera e propria cultura di riscatto e valorizzazione del territorio partendo dallo sport».
Immancabile il riferimento al lavoro svolto in questi anni dalla famiglia Stirpe. «Tutto questo è frutto di una visione imprenditoriale di largo respiro, di un'etica forte e senza compromessi, di valori irrinunciabili che la famiglia Stirpe, a partire da Benito, da Maurizio e dall'indimenticabile Curzio, ha impresso in questa impresa percorrendo con decisione la strada della sostenibilità, del rinnovamento, della valorizzazione del brand, della crescita del settore giovanile, dello sviluppo delle infrastrutture – ha aggiunto – Noi, oggi, abbiamo il privilegio di celebrare non soltanto il prestigioso risultato raggiunto, che tanto lustro da e darà, anche in futuro, al nostro territorio, ma anche il modo in cui queste persone speciali, prendo a prestito le parole usate dal tecnico e campione del mondo Fabio Grosso per descrivere i suoi ragazzi, lo hanno raggiunto.
Il Frosinone fa infatti parlare di sé in tutta Italia, ponendosi come un modello di successo, a cui altre società sportive di antico lignaggio, abituate a da tempo calpestare i rettangoli di gioco di tutta Europa, guardano con ammirazione. Il Frosinone Calcio è una realtà che è ormai affermata a livello internazionale, un esempio dentro il campo e fuori dal campo».
Un ringraziamento speciale è stato dedicato a Curzio Stirpe. «Un professionista scrupoloso, un imprenditore lungimirante, un tifoso appassionato che ha seguito la propria squadra dagli spalti fino all'ultimo, offrendo anche un contributo fondamentale proprio alla realizzazione del nuovo stadio comunale intitolato al papà Benito. Tutto questo fu reso possibile grazie alla partnership tra Comune, con allora alla guida il sindaco Ottaviani, e privato, rappresentato dalla società del Frosinone Calcio del patron Maurizio Stirpe, con la progettazione e la realizzazione dell'opera da parte del Comune di Frosinone e da parte del privato».
Insomma un riconoscimento per un'impresa scritta tutti insieme e che ha colorato il cielo di Frosinone di giallazzurro.