«… ci piacerebbe un giorno conoscerti dal vivo e nel frattempo ti auguriamo un felice e prolifico finale di campionato con la tua nuova squadra…».
Sono parole contenute nella letterina scritta a mano che i bambini della quarta A di San Marino hanno inviato a Kalifa Kuyabi, il giovane del Gambia che a fine marzo è entrato ufficialmente nella famiglia del Frosinone Calcio dopo la semplice cerimonia del giuramento, svoltasi nel Comune capoluogo innanzi al sindaco Riccardo Mastrangeli per diventare a tutti gli effetti cittadino della Repubblica italiana, avendone tutti i requisiti.

La storia del giovane diciassettenne fuggito dal Gambia in cerca di un futuro migliore è ormai nota. Il difficile e lungo viaggio di sofferenza nel deserto per raggiungere la Libia, quindi la sistemazione in un centro di assistenza in attesa di salire su un gommone per raggiungere Lampedusa. Quei pochi soldi che aveva li ha dovuto pagare per la traversata affatto tranquilla ma nonostante i disagi, i digiuni e i pericoli corsi il giovane gambiano si è detto fortunato di essere approdato sul suolo italiano.

A Lampedusa di nuovo in un centro di accoglienza e qui scopre la sua passione per il calcio. Partitelle ogni giorno con i suoi compagni profughi quando viene notato e segnalato alla società dilettantistica sarda Muravera dove va a giocare. Ha uno stipendio, trova amici e anche una moglie che gli regala due bambine. Dal Muravera alla Torres il passo è breve e ci arriva anche con un titolo di studio importante. Con la Torres ottiene risultati ancorpiù brillanti al punto che il nome di Kalifa Kujabi è su molti taccuini compreso quello di Guido Angelozzi che lo strappa a diverse società di grido. Nove mesi di allenamenti e finalmente il tesseramento con il Frosinone una volta ottenuta la cittadinanza italiana.

Ma torniamo alla letterina dei bambini di San Marino.
«Gentile Kalifa, siamo quindici bambini, di una scuola elementare di San Marino e tramite il racconto del nostro maestro Fabrizio, siamo venuti a conoscenza della tua storia che ci ha toccato molto profondamente il cuore e abbiamo deciso di scriverti. Abbiano condiviso nella tua storia il tuo ammirevole coraggio e l'immensa gioia di vivere, vero insegnamento per noi bambini. Ci piacerebbe un giorno conoscerti dal vivo e nel frattempo ti auguriamo un felice e prolifico finale di campionato con la tua nuova squadra, il Frosinone Calcio. Ci piacerebbe ricevere una tua foto autografata. Siamo grati di averti scritto».

Gli auguri inviati dai bambini della quarta A di San Marino sembrano arrivare opportuni in un momento in cui Grosso potrebbe decidere di fare debuttare il giovane centrocampista nella gara di domani a Pisa. In questi mesi Kalifa si è allenato con il massimo impegno perché possa avverarsi il sogno che ha cominciato a cullare quando ha iniziato il suo avventuroso viaggio della speranza.
«Sto vivendo - ha detto - un sogno. L'anno scorso giocavo in Serie D, quest'anno ho vinto in campionato per andare in A». E ora può avverarsi ancora di più.