Il Frosinone è in Serie A. La vittoria contro la Reggina e il pareggio, poche ore prima, del Bari con il Cittadella, consegnano alla squadra giallazzurra un vantaggio di dieci punti sulla terza in classifica a tre turni dalla fine del campionato. È la terza promozione della sua storia sportiva. Emozionante la corsa da assoluta protagonista in questa stagione, con un primo posto conquistato dopo poco tempo e mai mollato. Questa sera, sostenuta da quasi quindicimila persone, la squadra ha fatto sfogare gli avversari per una ventina di minuti.

Poi, scrollatasi la tensione di dosso, ha cominciato a macinare passando in vantaggio meritatamente alla mezz'ora con un gran gol di Borrelli di testa. Il centravanti con uno stacco imperioso ha preso i necessari centimetri di vantaggio su Loiacono spedendo la palla sul palo opposto e scavalcando Colombi. Prima dell'intervallo una percussione di Caso che semina il panico in area. Poi un contatto... L'arbitro richiamato dal Var assegna il rigore ai canarini ed espelle Cionek. Dal dischetto va Insigne che spiazza Colombi ed è due a zero.

Ad inizio ripresa i ciociari in superiorità numerica si distraggono, forse convinti di averla ormai portata a casa e la squadra di Inzaghi (espulso nel primo tempo) ha un lampo e la riapre. Segna Hernani. Pochissimo minuti dopo una palla persa degli ospiti e Lucioni che innesca il contropiede, passaggio di Mazzitelli perfetto per Caso che entra in area e da posizione leggermente defilata la fa passare tra le gambe del portiere: 3-1.

Al 19' st altra palla gol, Insigne attende l'inserimento del numero 10 che si libera in area, riceve e calcia forte, alto sopra la traversa. La Reggina non demorde ma lascia praterie aperte al Frosinone che al 23' st sfiora il poker con Mazzitelli in scivolata. I minuti scorrono veloci e con essi cresce la voglia di festeggiare. Allo stadio si canta e si applaude. E si guarda freneticamente il cronometro a fondo campo. La pioggerellina leggera ma costante non smette di inzuppare maglie e manto erboso. Al 38' spazio anche per Moro, esce Borrelli. Poco prima dentro anche Garritano e Rodhen. Tutti vogliono partecipare al coronamento di un'impresa durata mesi. Realizzata risultato dopo risultato, gol dopo gol. Giocata dopo giocata. E giunta adesso al termine. È il novantesimo. È finita. Frosinone credici. È notte ma questo non è un sogno. È tutto vero. È Serie A... Può cominciare la festa...