Alla resa dei conti l'inaspettata sconfitta interna di sabato allo "Stirpe" contro il Cosenza è costata il minimo al Frosinone. Vero che adesso il Genoa secondo ha un ritardo di soli sei punti, ma quello che conta sono i punti che i canarini vantano ancora sulla terza, ossia la prima squadra fuori dalla promozione diretta. Il Bari, infatti, che era a -12 prima dell'ultima giornata di gare, ha perso a Terni ed è rimasta quindi con lo stesso distacco. Il terzo gradino del podio è ora appannaggio del Sudtirol che, comunque, lamenta ben 11 punti dai ciociari. E tutto questo quando il numero delle partite che mancano alla fine della stagione regolare si è ridotto e ora è di otto gare.

Chi si accontenta gode
Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla sconfitta inaspettata contro il Cosenza.
Ha certamente ragione Fabio Grosso, quando dice che ci sono partite in cui se non riesci ad esprimere quello che è il tuo vero valore allora devi capire che è meglio accontentarti. Ma è altresì vero che sabato pomeriggio è stato proprio lui con i suoi cambi a dare il primo segnale alla squadra di voler provare in tutti i modi ad andare oltre quello che era lo 0 a 0 del momento.

Dopo un quarto d'ora della ripresa, infatti, il tecnico dei giallazzurri ha mandato in campo Mulattieri per Baez e schierato i suoi con un 4-2-4 composto dalla classica linea difensiva, Boloca e Gelli in mediana, Insigne e Caso larghi sulle corsie esterne e Moro-Mulattieri punte centrali. Una formazione, quindi, del tutto sbilanciata in avanti e che di conseguenza avrebbe potuto rischiare la beffa in contropiede come alla fine è accaduto. E allora ecco che nella conferenza post gara sarebbe stato più giusto che Grosso avesse fatto anche il mea culpa.

Adesso meglio guardare avanti
Ma visto che con i se e con i ma non si va da nessuna parte, allora a questo punto meglio guardare avanti e pensare che mai sosta arriverà così gradita come quella che il campionato di Serie B ha in programma nel prossimo fine settimana. Non tanto per recuperare energie dal punto di fisico quanto, piuttosto, sotto il profilo mentale e, soprattutto, provare a ritrovare qualcuno dei tanti infortunati. A cominciare da Mazzitelli, la cui assenza si sta sentendo molto probabilmente più di quella di altri compagni, visto che in rosa non ci sono calciatori con le stesse caratteristiche tecniche, tattiche e di esperienza, come quelle di cui è in possesso l'ex Monza. Così come sarà fondamentale il rientro di Ravanelli.

Perché alla fine potrà anche essere un caso, ma entrambe le sconfitte subìte dal Frosinone in casa sono arrivare con l'ex Cremonese fuori per infortunio. Di certo, invece, per la trasferta del 1° aprile a Perugia Grosso potrà contare su Rohden che ha scontato il turno di squalifica, mentre oltre al lungodegente Lulic, al "Curi" non sarà a disposizione Frabotta che domani verrà fermato per un turno dal giudice sportivo. E a proposito del prossimo impegno di campionato, dopo il riposo di ieri e oggi i canarini inizieranno a prepararlo dalla ripresa degli allenamenti di domani pomeriggio.