«Il giocatore più richiesto non è Boloca ma Oyono. Proprio stamane ci è arrivata una mail da un club francese, ci hanno chiesto la quotazione. Il Presidente ha risposto: non esiste proprio l'affare. Personalmente Oyono è un motivo d'orgoglio, lo scorso anno lo prendemmo in C in Francia. A un anno di distanza, con il ragazzo che ha giocato anche poco, stamattina mi ha chiamato Doronzo mettendomi al corrente dell'arrivo di questa mail. Ho telefonato al Presidente che ha risposto come ho già detto».

Sono le parole dette dal direttore Guido Angelozzi nel corso della conferenza stampa post finestra invernale del mercato. Stanno a dimostrare che la società, nella persona del presidente Stirpe e dello stesso direttore Angelozzi, nutre piena fiducia sulle qualità del giovane difensore che, da parte sua, la sta ripagando con prestazioni sicuramente importanti che dimostrano una crescita costante di partita in partita al punto che Oyono dove lo metti, gioca bene e convince. E non è che ne abbia disputate molte con la maglia giallazzurra addosso.

si vede che ha acquisito la padronanza del ruolo che è quello di esterno basso che nel Frosinone ha iniziato sulla fascia destra, ma al "San Nicola" di Bari è risultato il migliore in campo schierato da Grosso sulla fascia opposta. Insomma un difensore che può fare il terzino con la difesa a quattro ma potrebbe anche coprire il ruolo di quinto di centrocampo con l'assetto difensivo a tre. E a Bari segnali ci sono stati sui ruoli che può coprire. Forse è troppo presto per tesserne le lodi? Se alcune società, anche straniere, lo hanno chiesto, significa che nonostante la giovane età Antony Oyono, nato a Lille il 12 aprile 2001 ma di origine gabonese, ha la stoffa per avere davanti a sé una carriera importante.

Al Frosinone, giunto il 30 gennaio 2022 con un contratto che scadrà il 30 giugno dell'anno prossimo, ha avuto finora poche occasioni per mettersi in mostra. Due soltanto nella seconda metà della stagione scorsa; la prima giocando 45 minuti a Lecce e altrettanti minuti la seconda nell'ultima di campionato con il Pisa. Diverso il discorso nel campionato in corso. Grosso lo ha mandato subito in campo a Modena e ci è restato fino alla fine come pure nelle gare con il Brescia, Benevento e Como.

Nella seduta di rifinitura della gara successiva di Cittadella ha accusato la frattura dello scafoide destro che lo ha costretto al riposo forzato per nove partite. Poi tre spezzoni di gara alternate con la panchina con Pisa, Genoa e Modena per scendere di nuovo in campo a tempo pieno negli incontri con Brescia, Venezia e Bari. Contro il Cosenza, sabato prossimo al "Benito Stirpe" Oyono sarà in campo? Al "San Nicola", come detto, è stato il migliore. Quindi meriterebbe la conferma. Ma spetta soltanto a Grosso la decisione.

Dal campo
Intanto la squadra è stata impegnata nella giornata di ieri in una doppia seduta di allenamenti: riscaldamento e lavoro aerobico al mattino, mentre nel pomeriggio ha effettuato esercitazioni tecniche e una serie di partite a tema. Soltanto terapie per Mazzitelli e Kone. Oggi pomeriggio nuova seduta sempre sul campo della "Città dello Sport" di Ferentino.