Solito spartito, soliti, bravissimi interpreti. Solito, bravissimo direttore d'orchestra. Mister Grosso dà armonia, il suo gruppo esegue sinfonie senza sbavature con una dinamica ariosa, assoli ben centrati. Spartito imparato a memoria, il Frosinone alza il volume verso la conquista della Serie A. Cade anche il Venezia sotto i colpi di Mulattieri (doppietta) e Caso, che affondano come lame incandescenti nella "morbida" difesa veneta. Fatta letteralmente a fettine a colpi di accelerazioni improvvise, condite da un palleggio sopraffino e da una perfetta gestione degli sforzi, delle accelerazioni ma anche dei tempi di gioco. Brioso quando serve, concreto e compatto nei pochi frangenti in cui deve assorbire le reazioni avversarie, il leone ruggisce. E' il re della Serie B.
La cronaca. Subito aggressivo nei primi minuti il Frosinone che non permette al Venezia di ragionare. Il primo squillo è di Rodhen, destro a giro in area ma largo. Prende un po' di campo Zampano che prima cerca di pescare Pohjanpalo, troppo profondo, poi viene murato da Oyono che al 12' deve mettere in angolo per fermare Cheryshev. Nel momento in cui i lagunari spingono di più, il lampo in contropiede dei padroni di casa. Palla persa e immediata verticalizzazione di Insigne per Mulattieri che corre in campo aperto, mentre Caso gli porta via un uomo, entra in area, Hristov scivola, spara nel "sette": palla nel sacco dopo che Joronen la sfiora appena con la punta delle dita.
Prova a reagire il Venezia ma la sua manovra si spegne sempre sui venticinque metri, ci prova allora Tessmann al 19' con una botta di destro, a lato di poco. Al 22' murato Andersen da Ravanelli. I ciociari sono sempre pericolosi nelle transizioni, Caso si mette in proprio un paio di volte, ma circondato da avversari non riesce a tirare in porta.
Poco prima della mezz'ora altra palla persa dai veneti, Insigne se ne va da solo e prova a sorprendere Joronen sul suo palo, il portiere finlandese alza sulla traversa con un gran riflesso. Al 38' Caso manda al bar Ellertsson e tocca al limite per Rohden, che però svirgola. Frosinone padrone del campo nei minuti finali con uno scatenato Caso che riesce ad infilarsi fra tre difensori ma il suo tiro è centrale e l'estremo difensore del Venezia para.
Nella ripresa fa il suo ingresso in campo l'ex Ciervo per dare più spinta al posto di Candela negli arancioverdi. Restano negli spogliatoi anche Andersen (dentro Johnsen) e Ellertsson (Milanese). Ma Vanoli non ha nemmeno il tempo di vedere i subentrati all'opera che il Frosinone ipoteca il risultato: erroraccio di Ceppitelli, la palla lisciata apre un corridoio a Caso che lo porta dritto dalle parti di Joronen, superato con un preciso piatto destro. Il Venezia reagisce di grinta e per poco non dimezza due minuti dopo, Pohjanpalo di tacco in area libera Johnsen che però non aggancia di fronte a Turati.
Scampato il pericolo i canarini si rimettono a correre innescati dalle distrazioni dei lagunari e al 50' chiudono di fatto i giochi: la palla stavolta la perde Zampano e la gestisce Oyono, di fisico e di convinzione, fino al cross rasoterra in una difesa sguarnita e tocco facile sotto porta di Mulattieri.
Potrebbe anche arrotondare la formazione giallazzurra: ancora Caso che se ne va in contropiede al 54' e incrocia il destro, il palo salva Joronen. Si rivedono gli ospiti in avanti con i Cheryshev che di sinistro prende l'esterno della rete.
Ma dietro il Venezia balla pesantemente. Al 62' Ceppitelli si perde Insigne, ci mette una pezza il portiere di piede, quindi Caso che si fionda per il tap in ma non centra lo specchio. Al 65' doppio cambio di Grosso che spedisce in campo Kone per Rohden, Baez per Insigne, mentre Vanoli prova a giocarsi la carta dell'ex: quindi Novakovich rileva uno stanco Cheryshev. I cambi non mutano l'andamento della gara, i ritmi calano, il Venezia abbozza qualcosa di più in manovra ma il Frosinone è molto attento nel chiudere gli spazi. Al 74' ancora cambi: Bidaoui per un applauditissimo Caso e dall'altra parte Pierini per Pohjanpalo.
L'inerzia è sempre la stessa, qualche sporadico tentativo in azione personale degli ospiti, con Pierini (triplicato) e Novakovich, destro a lato. La palla del possibile quattro a zero capita sui piedi di Bidaoui che avanza senza essere pressato fino al limite dell'area scaricando un destro che Joronen devia per allontanarlo a pochi centimetri dal palo. Le ultime sostituzioni di Grosso sono: Borrelli per Mulattieri e Oliveri per Gelli. La gara dopo 2' di recupero è finita...