«Vogliamo ripetere nel girone di ritorno quanto di buono abbiamo fatto nel girone di andata». È una frase tra le tante che Guido Angelozzi ha detto nel corso della conferenza che ha tenuto ieri mattina nella sala stampa del "Benito Stirpe" a conclusione di un anno solare che ritiene sicuramente positivo. Potrebbe sembrare anche banale e scontata ma, invece, assume importanza estrema quando il direttore dell'Area tecnica del Frosinone Calcio ha aggiunto che quel traguardo lo vuole raggiungere con il tecnico e con la squadra artefici della splendida cavalcata conclusa da campioni d'inverno.

È questo uno dei punti centrali della esposizione fatta da Angelozzi che, dopo aver messo in risalto i brillanti risultati ottenuti nell'anno che sta per andare via, ha toccato l'argomento del mercato ormai prossimo, precisando che non ci saranno grandi colpi perché «debbo avere molto rispetto di questa squadra, al di là dell'obiettivo della Serie A. Dovremo continuare a giocare con umiltà gara dopo gara e alla fine tirare le somme. A questa squadra, al tecnico ed allo staff debbo dire soltanto grazie. Dobbiamo avere rispetto per questi ragazzi. Per quanto riguarda il mercato, se ci sarà la possibilità di fare qualche cosa, non ci tireremo indietro. Non vogliamo stravolgere niente perché abbiamo un gruppo molto forte e un tecnico che dà messaggi precisi e da rispettare. L'ultimo esempio il debutto di Kalaj. Un tragazzo forte che non ha avuto la possibilità di giocare avendo compagni di ruolo altrettanto bravi. Il mister lo ha fatto scendere in campo contro la Ternana e lui ha disputato una grande partita. Aggiungo anche che abbiamo giovani richiesti da squadra di Serie A. Il presidente ha detto che non vuole cedere nessuno. Ripeto che qualcosa sul mercato si può fare soprattutto se qualcuno dei ragazzi mi dirà di volere andare a giocare altrove. Lo rimpiazzeremo ma bisognerà fare molta attenzione».

Il rapporto con Grosso
Al tecnico dei canarini non sono mai mancati gli attestati di stima da parte della società per il lavoro svolto e per i risultati ottenuti, sia da parte del presidente Stirpe sia dallo stesso direttore Angelozzi che, a domanda, ha risposto: «Non penso che sia un problema il fatto che Grosso sia in scadenza di contratto. Tra me e lui e tra il tecnico e il presidente ci sono legami molto forti. Lui sa che abbiamo stima umana e professionale nei suoi confronti. Quindi quando sarà il momento ci siederemo attorno a un tavolo per discutere. L'ho chiamato al Frosinone perchè lo reputo un tecnico bravo e intelligente». Angelozzi ha anche raccontato un particolare su Grosso. «Nello scorso campionato, quando la squadra andava bene, una società di A lo ha cercato e lui me ne ha parlato. Gli dissi di andare a sentire ma mi rispose che non pensava che fosse un comportamento giusto. Comunque ieri mi ha cercato e credevo che volesse parlarmi di mercato. Invece voleva chiedermi di fare sistemare il campo e la palestra, Nella sua testa c'è soprattutto il lavoro. Se vuole restare saremo tutti felici e contenti».

Insigne e Boloca
Dopo avere accennato allo scambio con il Benevento riguardante Ciano e Insigne, il direttore Angelozzi ha parlato dell'attaccante che si sta facendo onore a suon di gol in maglia giallazzurra. «Conoscevo bene Insigne che aveva vinto già dei campionati di B e lo ritenevo funzionale al Frosinone. Insomma eravamo convinti che avrebbe fatto bene con noi dopo il periodo di appannamento con il Benevento. All'inizio ha un po' faticato non avendo mai visto il campo, ma poi ci ha pensato Grosso a rimetterlo in condizione. Ed ecco il giocatore valido di oggi». Su Boloca il direttore si è intrattenuto molto per farne tutta la storia, dalla scoperta del giovane centrocampista all'arrivo allo Spezia, che non ha saputo apprezzarlo e al Frosinone. Quindi la crescita costante in giallazzurro e l'approdo nelle nazionali rumena e italiana. Quale sarà la sua scelta? «Non so - ha risposto Angelozzi - cosa deciderà. Lui però si sente italiano anche se sarà più facile trovare posto nella nazionale rumena rispetto a quella di Mancini. Per me Boloca può giocare in qualsiasi squadra del campionato italiano. Anche quella più forte in assoluto. Debbo anche aggiungere che non è il più richiesto. Stamane è giunta una mail da parte di un club di massima serie francese che ci ha chiesto la quotazione di Oyono. Il presidente ha risposto che non siamo interessati a cederlo. Per noi Oyono è un motivo d'orgoglio».

Una domanda precisa: oggi la Società sarebbe pronta per la serie A?
«Intanto bisogna arrivarci ed è meglio restare con i piedi piantati a terra. Se dovesse succedere allora si affronterà il problema di fare la squadra. Ora però pensiamo al 14 gennaio e alla gara con il Modena e alle altre partite da affrontare con lo stesso spirito. La società sta diventando più forte e fin quando ci sarà il presidente Stirpe il Frosinone sarà sempre in buone mani. Mi telefona tutte le sere, si informa sul mercato e mi lascia lavorare. Sappiamo cosa vuole e cercheremo di accontentarlo».

Infine mercato a parte, dei quattro acquisti che Grosso avrà alla ripresa del campionato due sono sicuri e si tratta di Oyono e Caso. Kone e Lucioni quando "arriveranno"?
«Alla ripresa - la riposta del direttore - Kone sarà al 100%, mentre Lucioni sta migliorando. A Torino, dopo la visita di controllo, hanno dichiarato che Kone può giocare. Domenica mattina ha detto al mister che era pronto a scendere in campo. Stessa richiesta da parte di Mazzitelli. Insomma c'è un organico ampio da poter sfruttare». Come per dire: per ora il mercato può aspettare.