A differenza della rete subita sette giorni prima al "Benito Stirpe", che ha premiato immeritatamente il Cagliari quando la partita stava per concludersi, allo stadio "Druso" di Bolzano il gol del Frosinone siglato al 95' ha fatto trionfare la giustizia sportiva. Perché per tutta la gara in campo c'era stata una sola squadra che non era, però, riuscita a superare il bunker avversario. Ed era stata quella di Fabio Grosso.

L'altra, ossia quella di Bisoli stava solo raccogliendo l'ingiusto premio di essere riuscita a fare gol in una delle pochissime azioni offensive condotte. Però c'è un limite a tutto. Anche nel calcio è così e alla fine il Frosinone ha raccolto comunque molto meno di quanto avrebbe meritato, pur migliorando per certi versi la sua classifica. Se La Reggina, infatti, ha guadagnato due punti e ora è a -3 dalla capolista giallazzurra, Bari, Parma, Genoa e Brescia, ammucchiati al terzo posto sono dietro di ben nove lunghezze. Con una maggiore capacità in fase realizzativa staremmo ora a parlare di risultato diverso e più consono ai valori delle due formazioni, anche se quello ottenuto va in archivio in maniera positiva. Anche nella inedita formazione messa in campo con coraggio dal tecnico dei canarini, in aggiunta alle assenze di rilievo, il Frosinone ha dimostrato di stare lassù con pieno merito.

«I ragazzi sono stati bravi a crederci fino alla fine e se avessimo fatto gol alcuni minuti prima potevamo anche riuscire a vincere l'incontro». Sono state le prime parole di Grosso al termine della gara. Cha ha poi aggiunto: «Abbiamo ottenuto il pareggio a partita quasi finita come a fine gara lo abbiamo subìto dal Cagliari. Sarebbe stato un peccato mortale lasciare i tre punti a un avversario che ha fatto molto poco per essere premiato con la vittoria. Perciò è un pareggio strameritato dal momento che abbiamo fatto la partita dal primo all'ultimo minuto».

Poi gli elogi alla squadra e in particolare a quelli che avevano meno minuti sulle gambe.
«Tutti bravi compresi i ragazzi che aveva trovato meno spazio nelle precedenti partite. Hanno dimostrato di sapere stare in campo e di sfruttare le occasione che diamo loro. A me non piace impiegarli solo quando ne abbiamo bisogno, ma coinvolgerli anche quando non c'è la necessità. Comunque abbiamo giocato una grande partita. C'è solo mancata la furbizia in alcune occasioni, ma non posso che fare i complimenti a tutti. Da domani (oggi), però, c'è da pensare alla Reggina e sarà una gara impegnativa».

Risultato strameritato, come detto, ma «acciuffato negli ultimi quindici secondi. Ci sono anche squadre tipo il Sudtirol che hanno sfruttano l'unica occasione che gli abbiamo lasciato. Non dovremo commettere l'ingenuità avuta in occasione del gol preso, ma saperle affrontare nel modo giusto».

E a proposito della Reggina, avversaria giovedì, che gara vi aspettate?
«Sarà una partita in cui servirà una grossa prestazione. Conosciamo i nostri obiettivi ma non dovremo mai accontentarci perché è un campionato in cui se cali di tensione la paghi cara. Invece dobbiamo continuare ad esser protagonisti».