«Siamo nell'occhio del ciclone in termini positivi. Ci guardano tutti ma siamo tranquilli. Il nostro obiettivo rimane la salvezza. Il campionato è lungo, siamo primi ma mancano ancora 25 partite».
Sono parole che il direttore dell'Area tecnica giallazzurra Angelozzi ha rilasciato ieri a TMW, ribadendo l'obiettivo del sodalizio del presidente Stirpe. Che comunque è stato anche più volte allargato nel senso che non tutto quello che verrà di più conquistato dalla formazione di Grosso non è che si butterà via ma è preferibile al momento restare con i piedi a terra ben conoscendo le difficoltà e i colpi di scena che non mancheranno in un torneo difficile come quello della Serie B. Angelozzi ha anche aggiunto: «È presto per dire che siamo la rivelazione. Stiamo solo facendo bene perché siamo partiti con il piglio giusto...».

Tutto vero ma il ruolino di marcia del Frosinone, con i suoi 30 punti e il primo posto della classifica, ha inferto agli inseguitori un distacco di cinque lunghezze per la seconda e di sette per la terza. Sono sicuramente consistenti in considerazione del numero di partite giocate. Un ruolino eccezionale che non trova riscontri, come vedremo, nemmeno nei due campionati che il Frosinone ha concluso con la promozione in Serie A. Non è soltanto l'attuale ruolo di capolista a spingere in alto l'asticella delle aspirazioni (chiamamole pure sogni) che sono supportate da altri traguardi tagliati nel primo terzo di percorso compiuto. E ci riferiamo alla migliore fase difensiva svolta dai canarini con i sette gol subiti (due dal dischetto del rigore), all'essere riusciti a tenere inviolata la porta di Turati per otto gare, a essere non solo imbattuti al "Benito Stirpe" ma anche a non avere incassato gol nei sei incontri che vi sono stati giocati.

Campionato 2014/2015
Dopo le prime tredici gare di quel torneo, primo posto in classifica per i canarini di Roberto Stellone con 25 punti. La classifica, però, era più corta dell'attuale dal momento che il Carpi aveva gli stessi punti del Frosinone, lo Spezia e l'Avellino erano terze con due punti di svantaggio, la Virtus Lanciano quinta insieme al Bologna distanziate di tre lunghezze dal vertice e così via. In quella stagione, mentre il Carpi ebbe un percorso fino al giro di boa abbastanza buono da tagliare il traguardo dei 43 punti, il Frosinone fu secondo insieme al Bologna ma distaccato a quota 34, con quattro lunghezze soltanto sull'attuale classifica dei canarini ma con ben otto partite disputate in più dal momento che la Serie B era a 22 squadre. Al termine del campionato la formazione di Stellone chiuse al secondo posto a quota 71 punti. A nove dal Carpi e con tre sul Bologna terzo.

Campionato 2017/2018
Dopo le prime tredici gare di quest'altro campionato, i canarini di Moreno Longo erano anche loro al primo posto ma a quota 23 punti grazie a sei vittorie, cinque pareggi e due sconfitte. Anche in questo caso classifica molto corta con il Palermo un punto dietro il Frosinone, Cremonese, Empoli e Venezia, due punti, Salernitana, Parma e Carpi, distanziate di tre. Se facciamo un raffronto con la classifica attuale, il Cittadella decima aveva cinque punti di distacco dal vertice, tanti quanti ne ha oggi la Reggina in seconda posizione. Al giro di boa Palermo in testa a quota 39, il Frosinone due punti in meno. Più nove dei rosanero rispetto agli attuali punti della squadra di Grosso. Anche in questo caso con otto partite giocate in più. Al termine del campionato, comunque, i ciociari conquistarono il secondo posto a quota 72 insieme al Parma e non la promozione diretta sfumata dopo l'assurdo pari interno con il Foggia nell'ultima giornata di campionato. Ma poi vinsero i play off.