Digitando uno e zero... Il codice binario del Frosinone. Un marchio di fabbrica. Una carta d'identità. Allo "Stirpe" esce solo l'1: segno distintivo della vittoria casalinga. Ed esce solo lo 0: nessuna sconfitta finora e nessun gol incassato.
Il codice binario non ammette altri numeri. Il Frosinone davanti al suo pubblico (e da qualche settimana anche girovagando per l'Italia) è così: non ha mezze misure. Non ha mai neanche pareggiato. A suon di successi guida la classifica con cinque punti di vantaggio sulla seconda, aspettando la risposta del Genoa impegnato in Calabria con la Reggina lunedì sera. E allunga ancora nei confronti della Ternana. Sempre più in alto e sempre più solo. Senza soffrire di vertigini, anche nell'aria rarefatta che a quelle quote può far girare la testa. E invece i canarini la testa continuano a farla girare agli avversari. E' successo anche ieri. E' successo ancora. E' successo al culmine di novanta minuti di grande intensità, in una partita non spettacolare dove gli spazi in campo erano stretti e la pressione degli umbri alta. Per (quasi) tutto il primo tempo.

Aveva faticato un pizzico di troppo la squadra di Grosso, ma è stata paziente e matura. Aspettando il momento giusto per colpire. Giusto cinque minuti prima di andare a riposarsi. L'ha sbloccata con la specialità della casa: filtrante sul centravanti, assist ad uno dei trequartisti, in questo caso Rohden, gol e tre punti. Con il resto della gara giocata in gestione, cambiando due volte modulo per adattarsi alla spinta dei primi 20' della ripresa e mettersi 4-4-2, cambiando ancora con un Ciervo molto duttile, e riposizionandosi di nuovo a quattro a centrocampo (dentro Lulic) per bloccare un Perugia che ha provato anche ad affrettare i tempi, con il risultato di commettere più errori di quanti non ne aveva commessi per tre quarti di gara.

La cronaca. Il Perugia mostra di non avere timore, non si chiude, anzi si fa vedere subito con un tiro di Bartolomei deviato da Turati al 2' e con un traversone di Beghetto ben trattenuto dal portiere giallazzurro al 6'.
Al 13' Garritano prova a pescare Moro sul secondo palo ma il cross è troppo alto, al 21' passaggio rasoterra di Rohden intercettato. Al 22' altro tiro in porta della squadra di Castori, ci prova Di Serio, Turati para con tranquillità. Al 34' giocata di Caso che si auto-lancia di tacco tra gli applausi, ma Sgarbi riesce a stargli dietro vanificando la transizione. Al 39' si libera bene Boloca ai limiti dell'area ma angola troppo il destro. Un minuto dopo è il Frosinone a colpire: Mazzitelli vede un corridoio per Moro che arpiona e attira su di sè i due centrali perugini liberando l'accorrente Rohden: lo svedese prende il palo con una botta di destro ma è lesto nel tap-in di sinistro insaccando sotto al "sette". Il Perugia è scosso e rischia ancora al 43' quando Garritano prova un bel tiro a giro, a lato.

Nella ripresa tanta sostanza, pochi tiri, numerosi cambi. I giallazzurri aumentano il loro possesso palla e il Perugia comincia a d andare fuori giri mettendo dentro tanti cross che sono facile preda di Lucioni e Ravanelli: ci prova Luperini al 68' anticipando Turati, palla molto alta. Al 77' i padroni di casa si fanno vedere con Mulattieri che tira da posizione defilata, solo corner. Al 78' Olivieri prova l'aggancio al volo in area ma stoppa male. Il pericolo più grande per la porta dei ciociari arriva a 3' dal termine con Dell'Orco di testa: palla che sibila a fil di palo. La gara si spegne tra contrasti e rinvii dal fondo, gli umbri non ne hanno più. I leoni ruggiscono dall'alto della vetta difesa con gli artigli.