La palizzata del Bari viene giù al secondo minuto di recupero. Difesisi strenuamente, con l'ordine e il sacrificio dettati dall'espulsione di Bellomo dopo venti minuti, i pugliesi sono crollati al colpo di testa di Borrelli, uno stacco imperioso, da centravanti di razza, che ha lasciato la difesa ferma, insaccando alla destra di Caprile. Una frustata secca, tiro imparabile. La festa esplode allo stadio Stirpe dove il Frosinone vince la sua quinta gara consecutiva casalinga senza incassare gol, la settima in campionato e la terza di fila in campionato. Altri tre punti che lanciano la squadra di Grosso lassù in cima, in coabitazione con il Genoa. E' stata dura, ma capitan Lucioni e compagni l'hanno spuntata con il carattere, la tecnica e la voglia di divertirsi e divertire.

L'uomo in più per circa settanta minuti ha agevolato il compito dei giallazzurri, che hanno dominato a centrocampo e creato tante occasioni, peccando però di precisione nell'ultimo passaggio. I cambi di Grosso, la maggiore freschezza atletica, e la concretezza di Gennaro da Campobasso, in prestito dal Pescara, hanno fatto sì che si raggiungesse il massimo del risultato con il minimo scarto. Ha faticato a sbloccarla il Frosinone, era prevedibile. Squadra fisica il Bari, difesa attenta, centrocampo diga. In dieci ha retto bene il campo producendo anche un paio di azioni offensive nel primo tempo con i trascinatori Cheddira e Folorunsho, il cui tiro da trenta metri era stato deviato provvidenzialmente in angolo da Turati, attentissimo. Nella ripresa la musica non è cambiata, il Frosinone ha assediato la metà campo avversaria, ha creato spazi, ha cambiato lato in continuazione, ha avuto pazienza, riuscendo proprio nel finale ad aprire la breccia con l'uomo volante.

La cronaca. Solita fase di studio e Bari costretto subito a rincorrere per chiudere su Kone e su Rodhen, al 12' Bellomo prova un tiro a giro, alto. Al 16' Monterisi sceglie bene il tempo per anticipare Cheddira in area. Minuto 18, Bellomo in ritardo su Lucioni che prova ad anticiparlo di testa: ammonito. Dopo qualche secondo l'arbitro va al Var e trasforma il giallo in rosso. Bari in dieci e molto nervoso, al 25' ammonito Folorunsho per proteste. I canarini alzano il baricentro e gli ospiti in completo nero provano ad approfittarne per ripartire ma sia Cheddira, sia Folorunsho vengono neutralizzati. Al 4' di recupero Lucioni dopo un rimpallo prova la girata, la palla sfila alla sinistra di Caprile.

Grosso ne cambia tre all'uscita dagli spogliatoi, Insigne per Caso, Boloca per Mazzitelli e Frabotta per Cotali. Sale la pressione dei padroni di casa, i ragazzi di Mignani giocano costantemente nella loro area ma non subiscono grossi pericoli. Al 77' la mossa di Grosso che spariglia una tavola che pareva imbandita dal Bari per un pareggio a reti bianche: fuori Garritano e dentro Borrelli, Mignani si cautela con tre cambi per dare ossigeno. Quando gli ospiti sembrano riuscire a condurre la barca in porto senza imbarcare acqua, arriva la bordata di Borrelli: scaduto il primo di recupero, sale Frabotta sulla sinistra, cross teso a centro area dove il centravanti svetta sovrastando Vicari, spedendo il pallone a gonfiare la rete. Su il volume.
La corazzata giallazzurra non perde un colpo davanti al suo pubblico. Viaggia con una media punti impressionante e respira aria d'altissima quota. Mostrando sempre un calcio moderno e propositivo.