Federico Gatti resterà una delle bandiere del Frosinone Calcio. Il club del Presidente Maurizio Stirpe ci ha creduto sempre. Anche quando il 31gennaio scorso ha accettato, per chiudere la trattativa della sua cessione, che la Juventus, oltre ai milioni pattuiti, ponesse tra i bonus non facilmente raggiungibili anche quello della convocazione del ragazzone di Rivoli nella Nazionale di Roberto Mancini. Che non solo c'è stata ma anche impreziosita dalla sua chiamata in campo contro l'Inghilterra nella gara disputata e pareggiata zero a zero allo stadio "Moli neux" di Wolverhampton.

Come è andata a finire per il difensore, orgoglio giallazzurro, l'abbiamo visto tutti quando, al termine della sua brillante prestazione da veterano più che da debuttante è stato sommerso dagli abbracci dei suoi compagni di squadra, dai complimenti dei tecnici della Nazionale azzurra e dai consensi degli addetti ai lavori. I più importanti giornali sportivi nazionali, e ci riferimmo alla Gazzetta dello Sport, al Corriere dello Sport e a Tuttosport, hanno premiato Federico Gatti con un rotondo "sette", pienamente conquistato sul campo.

Complimenti dalla Lega di B
Soddisfazione anche all'interno della Lega da parte del presidente Mauro Balata con la nota "Gatti ed Esposito, la B fa l'Italia"nella quale si parla del "momento storico per il Frosinone Calcio e per tutto il campionato cadetto. Il difensore 23enne Federico Gatti, del Frosinone e neoacquisto della Juventus, è sceso in campo nell'11 titolare, schierato dalCT dellaNazionale maggiore Roberto Mancini, che ha affrontato questa sera l'Inghilterra nel match valido per la Nations League. Una gioia completata poi al 64' del secondo tempo quando, al posto di Manuel Locatelli, ha fatto il suo ingresso un'altra perla del campionato della Serie BKT, Salvatore Esposito, che ha disputato l'ultima stagione nella Spal. Il Presidente Balata, le associate e tutto lo staff, si complimenta per questo importantissimo traguardo, testimonianza del lavoro che la LegaB svolge costantemente per valorizzare appieno i giovani talenti italiani».

Guido Angelozzi a Sky
Nel primo pomeriggio di ieri, poi, il direttore dell'Area tecnica del Frosinone è stato intervistato su Sky, ovviamente, sulla prestazione di Gatti e sulle sue potenzialità. «È stata una bella soddisfazione ha detto Angelozzi e mi sono anche commosso nel vederlo con la maglia azzurra addosso e pensando ai sacrifici che ha affrontato per arrivare a giocare contro l'Inghilterra. Gatti mi ha inviato un messaggio ed ora deve restare tranquillo e concentrato perché potrebbe tornare in campo già martedì. Da ragazzo serio e applicato quale è sta cercando di sfruttare al massimo la situazione che gli si è presentata». Ma Gatti, Nazionale a parte, può diventare titolare nella Juventus? «Ho già detto più volte la risposta di Angelozzi che Gatti non solo può giocare nella Juve, ma anche nell'Inter e nel Milan. O nel Manchester City di Guardiola, perché è un giocatore che ha fisico, tecnica e potenza. Insomma è un predestinato. Anche nel City? Assolutamente sì perché è stato bravo ovunque ha giocato, dall'Interregionale alla Serie B. Non poteva sfuggire a Roberto Mancini che di calcio se ne intende. Ha affrontato l'Inghilterra con semplicità ma anche con autorevolezza da grande calciatore. Al punto che è riuscito a marcare attaccanti veramente forti quali quelli inglesi. Insomma Gatti è forte e può giocare a qualsiasi livello». Oltre che del difensore, Angelozzi ha anche parlato di Alessio Zerbin per rispondere alla domanda se l'attaccante potrà essere utile al Napoli. «Sì. Perché é un '99 che ha affrontato la B per la prima volta riuscendo a realizzare anche nove gol. Quando ero al Sassuolo ho seguìto tanti ragazzi e alludo ai vari Scamacca, Frattesi, Pellegrini e Politano, tutti giovani che hanno fatto carriera. Venivano dalle squadre Primavera e il Sassuolo ha avuto fiducia nelle loro qualità facendoli giocare...». L'intervista ha anche abbracciato altri giocatori, quali Scamacca e Frattesi, appunto, dei quali il Angelozzi ha detto tutto il bene di questo mondo perché li conosce a fondo. Infine una riflessione sull'attuale stato del calcio italiano. «Attualmente c'è un coraggioso e risponde al nome di Roberto Mancini. A parte il Sassuolo e qualche altra società, sono pochi i club che hanno coraggio a impiegare giovani. Questo si ritorce in danno della Nazionale. Se seguissimo più numerosi l'esempio del tecnico, la Nazionale conquisterebbe risultati più importanti».